30 GIUGNO 2015 // PER UN SECONDO IN PIU’…
Martedì 30 giugno scorso la giornata, contrariamente a tutte le altre, non è durata 24 ore, ma un secondo in più.
Mi è venuta in mente una scena di Fracchia la belva umana, in cui il commissario Lino Banfi chiedeva ai suoi poliziotti di sincronizzare gli orologi e ciascuno rispondeva con un orario diverso, per far dire al capo: “Facciamo a occhio che è meglio”.
Sì, perché la mezzanotte (o le ore 0,00, o le 24,00 o le 12,00 p.m.) non è scattata alle ore 23, 59 minuti e 59 secondi, bensì alle 23,59 e 60 secondi.
Lo chiamano “secondo intercalare” e pare che dal 1972 ad oggi sia avvenuto già 25 volte. Cioè chi è nato in quell’anno ha vissuto fino ad oggi 25 secondi in più rispetto all’ordinaria misurazione dell’anno solare che dura 365 giorni (salvo quello bisestile che ne ha uno in più) cioè 31.536.000 secondi, ossia 525.600 minuti, alias 8.760 ore.
Nel 2015 i secondi saranno in tutto 31.536.001. Pare che le 24 ore di tempo che la Terra compie nel suo moto di rotazione intorno a se stessa negli ultimi anni abbiano subito un rallentamento, a causa di terremoti, particolari condizioni climatiche, flussi gravitazionali di Sole e Luna; quando questo rallentamento si approssima agli 0,6 secondi i “custodi del tempo” (gli studiosi dell’UTC – Coordinated Universal Time) decidono di recuperare quell’istante allungando la durata di una giornata. E quest’anno ciò é avvenuto il 30 giugno.
Ma che cosa può rappresentare un secondo?
Nemmeno te ne accorgi che passa, ma un secondo può essere decisivo, irreversibile, irrinunciabile, troppo rapido o maledettamente interminabile.
Il tempo si misura in lunghezza, ma sarebbe più corretto misurarlo in intensità.
Un secondo in cui la persona che desideri ti dice “t’amo”, quanto vale?
Un secondo che separa la vita e la morte, il tutto e il nulla, il piacere e il dolore, il sempre e il mai.
Un secondo in cui un tuo caro esala l’ultimo respiro, quanto vorresti che non fosse mai decorso?
Un secondo in cui scade il tempo di un termine essenziale, quanto gradisci che avvenga al più presto o ritardi al più non posso?
Un secondo, un semplice, minuto secondo quanto può cambiare la tua vita?
Un secondo, il tempo di un colpo di fulmine e di lì l’amore
Un secondo, l’attimo di un colpo di sonno e di lì un incidente.
Un secondo, il confine fra la felicità e la noia.
Un secondo, il momento per dire un sì o un no.
Un secondo da spendere senza rimpianto e senza rimorso.
Un secondo sempre da rispettare, da ricordare, da onorare. Da vivere.
Dino Falconio