CAPRI/IRPINIA. Un ponte nel segno dell’arte e della cultura enogastronomia
Prendi le opere d’arte contemporanea di 4 eccellenti nomi della scena espositiva internazionale (Fabio Donato, Piero Mastroberardino, Lucio e Peppe Perone) , aggiungi l’impegno nel settore del turismo culturale di un’imprenditrice alberghiera (Francesca Guarino) di origine irpina ma attiva a Capri e nasce “Land like the sea”, l’intrigante evento artistico che, sullo sfondo dell’isola azzurra, coniuga fotografia, disegno e scultura con la cultura enogastronomica della verde Irpinia. Succede negli spazi di Villa Marina Capri Hotel& Spa con la collettiva a cura di Maria Savarese che, chiamando a raccolta questo gruppo di artisti fortemente legati all’idea di “terra” in uno spazio saldamento legato all’idea di “mare” quale solo un’isola può essere , getta le basi per un progetto pubblico-privato che lega, appunto, Capri all’Irpinia e “apre una riflessione sul differente concetto di orizzonte tra la terra e il mare: la prima ha radici e stratificazioni, storia e passato. il suo orizzonte è chiuso; quello del mare invece è aperto, non delimitato, una linea di confine verso il non conosciuto, verso il desiderio, una proiezione nel futuro. L’uomo ne è la sintesi: è la terra irpina, col suo orizzonte immanente e delimitato, che si proietta verso quello aperto e possibile, come il mare di Capri”. Ed è così che ciascuno dice la sua con il proprio linguaggio privilegiato. Con le immagini, Fabio Donato, fotografo, artefice di un imponente archivio fotografico sulla cultura contemporanea in Campania dal ’68 ad oggi e attualmente al lavoro anche nella realizzazione di un archivio del contemporaneo in Irpinia; con una serie di disegni su carta, nei quali il corpo femminile diventa metafora della terra irpina, Piero Mastroberardino, anche poeta, scrittore e disegnatore, già protagonista di diverse esposizioni in Italia e all’estero e il cui nome è legato all’omonima antica famiglia di viticoltori di Atripalda: con la scultura i Perone che hanno scelto di vivere e lavorare a Rotondi in Valle Caudina: Lucio, con un gruppo di lavori in vetroresina, ceramica e vernici industriali, ironiche e ludiche, strutturate sull’alterazione e lo sconfinamento della percezione; e Peppe con sculture e installazioni rivestite di sabbia, dall’intento giocoso e metaforico che rimanda alla memoria dei castelli di sabbia che fanno i bambini. In esposizione sino al prossimo 21 settembre, la mostra è anche occasione di una cena a cura dello chef stellato irpino Antonio Pisaniello.
Paola de Ciuceis