“ART, DO NOT DISTURB”. L’esposizione di Giulio Delvè all’Hotel Palazzo Caracciolo
Di primo sguardo sembrano ammiccanti labbra femminili infuocate di passione. A ben vedere, sono calchi di foglie d’arancio e di palma sapientemente lavorate. Sono i lavori di Giulio Delvè per il progetto espositivo “Art, do not disturb” che l’hotel Palazzo Caracciolo dedica all’arte contemporanea coinvolgendo giovani artisti e curatori nella realizzazione di site specific pensati per l’antica residenza aristocratica di via Carbonara.
Al via stasera (inaugurazione ore 19), dunque, con la mostra “Cut, copy and past” di Giulio Delvè, a cura di Claudia Borrelli, la stagione espositiva di Palazzo Caracciolo proseguirà, poi, con altri appuntamenti affidati, per il coordinamento scientifico di Angela Tecce, ad un pool di curatori, tra cui anche Luciana Berti, Mario Francesco Simeone e Brunella Velardi. Napoletano, classe 1984, una formazione tra la Weißensee Kunsthochschule di Berlino e l’Accademia di Belle Arti di Napoli condita di workshop alla Fondazione Spinola Banna, Viafarini e al Castello di Rivoli, Giulio Delvè esprime la sua attitudine empirica e concettuale attraverso una vasta gammadi forme espressive scultoreo-installative con le quali, in un approccio sperimentale e analitico, guarda al processo artistico come a un mezzo di analisi e comprensione. Per “Cut, copy and past” Delvè ha trovato naturale scenografia nel bel chiostro cinquecentesco della storica dimora al cui giardino di palme e aranci si è ispirato proponendo una rilettura del fogliame in forme antropomorfe.
Paola de Ciuceis