STUPRATA IN CLASSE. 475 studenti al test del DNA
E’ forse una delle più imponenti indagini sul Dna mai realizzate in Europa, ma ben venga se servirà a trovare l’autore dello stupro di una giovane studentessa francese. Saranno infatti analizzati i campioni di ben 527 persone, giovanissimi e adulti, che nel 2013 hanno frequentato il liceo cattolico Fenelon-Notre Dame di La Rochelle. Per la precisione: 475 studenti, 31 docenti e 21 dipendenti della scuola che erano presenti nel liceo al momento dello stupro. Tutto è successo il 30 settembre di quell’anno: quando la ragazza è stata aggredita e violentata nel bagno dell’Istituto. Presa alle spalle, la giovane non è riuscita a fornire alla polizia una descrizione del suo aggressore. Inutili anche i tentativi della polizia di ottenere informazioni utili dagli interrogatori e dalle indagini; che sostanzialmente non hanno portato a nulla. Di qui la decisione di sottoporre ad esami biologici tutte le persone di sesso maschile che frequentano la scuola. Ovviamente l’operazione della scientifica ha scatenato già un mare di polemiche, prima di tutto tra le organizzazioni che difendono i diritti umani. Il criterio messo in discussione è quello della presunzione di colpevolezza per quanti non vorranno sottoporsi al test.
Pierre Tartakowsky, presidente della Lega francese per i diritti umani si chiede perché mai «considerare il rifiuto di sottoporsi al test come un’ammissione di colpa. Questa misura – dice – è sproporzionata, minatoria e traumatizzante per i ragazzi». Un trauma che pare comunque nulla rispetto a quello subito dalla vittima.
Raffaele Nespoli