ANNAMARIA PALMIERI. “Napoli diventa capitale di un’idea di scuola diversa, dove non c’è più l’aula di dentro dove ci si annoia e un posto che è fuori dove ci si diverte, ma c’è l’aula di fuori, la città-mondo”
Annamaria Palmieri, assessore alla Scuola e all’Istruzione del Comune di Napoli, al tavolo della conferenza stampa di Napoli, ospitata a Palazzo San Giacomo. In Sala Giunta.
Pochissime parole per votare le sinergie professionali che hanno messo al centro la scuola. Sono sempre contenta quando tutte le istituzioni, e tante istituzioni pubbliche, lavorano intorno a un’idea di scuola. La centralità della scuola come leva della crescita culturale di questo paese, di questa Nazione.
Mentre sentivo parlare l’onorevole Berlinguer ho ricordato, e in realtà lo ricordo tutti i giorni, che lui ha fatto la prima vera riforma della scuola, nel significato letterario e simbolico del termine: cambiare il sentire del Paese intorno alla scuola. E uno degli elementi era proprio questa trasformazione dell’aula di dentro nell’aula di fuori. Smettere di ritenere la scuola un luogo separato dalla realtà, la cui cultura sia altro rispetto alla vita, e volerla esporre. Quindi coniugare cognitivo ed emotivo, cognizione ed emozione.
La Piazza Incantata è una grande emozione ma è un’emozione culturale, quindi cognitivo ed emotivo finalmente si incontrano, e Napoli diventa quindi non solo Capitale canora, come lo è sempre un po’ stata, ma diventa capitale di un’idea di scuola diversa, dove non c’è più l’aula di dentro dove ci si annoia e un posto che è fuori dove ci si diverte, ma c’è l’aula di fuori, la città-mondo, che è il grande luogo di apprendimento, questo è fondamentale.
E allora proprio in questo sforzo di sinergia istituzionale, voglio ricordare che anche il turismo scolastico cambia di segno grazie all’evento del 9 aprile, perché Napoli è diventata meta di turisti e sappiamo che è per suoi meriti e non per demeriti degli altri ma il turismo scolastico nel momento in cui nasce a seguito di un evento culturale, acquista un valore di crescita in più, non è più la gita, ma è un incontro con la cultura, dove tutta la città si offre come spettro pedagogico educativo.
Persino ABC, voglio dire, la nostra azienda speciale dell’acqua, mette a disposizione delle borracce piene di acqua pubblica, per questi ragazzi, che imparano quindi un’altra cosa: cioè che questa è la città dell’acqua pubblica. Allora un evento pedagogico a 360 gradi che coniuga i vecchi topos, il vecchio topos della città della canzone, la nazione della canzone, con una nuova idea dell’educazione.
Non posso che ringraziare tutti coloro che l’hanno voluto e che l’hanno voluto a Napoli, da Dolores Anselmi, che ne è stato lo scheletro al Comune, alle istituzioni che hanno collaborato insieme, intorno alla scuola. Grazie veramente.
(Conferenza Stampa. Napoli. 01.04.2016. Palazzo san Giacomo. Sala Giunta)
Annamaria Palmieri