ATTI VANDALICI. Parte la tolleranza zero
Ci risiamo. Anzi, a dire il vero la questione non si è mai placata, e ora è diventata talmente grave da coinvolgere l’assessorato provinciale e la Prefettura. Naturalmente parliamo dei blitz alla creolina messi in atto da qualche teppista con l’intento di saltare le lezioni. Una “moda” partita nei mesi scorsi, che nelle ultime settimane a Napoli si è trasformata in un vero e proprio problema di sicurezza. Tanto da spingere l’assessore provinciale Maurizio Moschetti a progettare di concerto con la Prefettura una sorta di “protocollo d’intesa anti-creolina”. Si parte insomma con la tolleranza zero. Secondo quanto previsto dall’accordo con la Prefettura «la Provincia si costituirà parte civile nei procedimenti penali che la Procura intenterà nei confronti dei responsabili». Ma ben più interessante è quanto previsto nel caso che il responsabile sia un minore. Nel caso «l’amministrazione provvederà infatti a citare direttamente i genitori», e vedi mai che almeno questo li spinga ad interessarsi un po’ di quello che fanno i figli. Già, perché per quanto non si voglia gettare la croce sempre sui genitori, viene da chiedersi in che famiglia viva un ragazzo che per passare il tempo, e magari saltare un giorno di scuola, si diletta ad inondare la una classe con un detergente chimico altamente tossico. Del tipo: “Che fai stasera?”, “niente di particolare, solita partita a calcetto, pizza con gli amici, poi un salto a vandalizzare la scuola”. E mamma e papà ignari di tutto. Ci manca solo che una volta presi i responsabili si debba anche assistere alla solita tiritera: “ma come, sono tanto dei bravi ragazzi…”.
Raffaele Nespoli