BLASCO A VENEZIA72. Up and Down sul Red Carpet. Poi arriva lui e sbrana la leonessa

VENEZIA. SCOSSA ALLA MOSTRA, E’ ARRIVATO VASCO! // CORRIERETV (guarda il video)

A Venezia 72. Parata di vip. Eh si, giorni e giorni a leggere di attori, attrici e registi che hanno fatto il loro red carpet per mostrare, stupire, sorprendere, scioccare… invidiare! Tutto secondo copione. Uguale. Identico a se stesso e alla copia di se stesso. Che sia Venezia, David o Cannes, i festival del cinema sono tutti uguali. E io non li guardo perché sono l’esatto contrario di ciò che dovrebbero essere. Sono l’appiattimento della cultura e dell’artisticità.

Un red carpet dove tutto scorre secondo copione. Ci prova Johnny Depp a dare una ventata di “forum”. Gli è bastato non farsi lo shampoo e non lavarsi i denti per due settimane (stupidine, sono i denti di Jack Sparrow, ergo personaggio) per rimbalzare da un sito all’altro, da un social all’altro. Ma è stato un timido venticello (come quando apri la finestra per metà) prima del ciclone che ha dato una scossa elettrica alla kermesse.

Johnny inciampa. Il Blasco nazionale lo sbrana (il red carpet). Rossi sbrana la Leonessa! Grazie a quello che è, che racconta. Un profeta che ci invita ancora ad alzare gli occhi al cielo e a fare l’amore sotto le stelle.

Grazie a noi che lo rendiamo quello che è. Uno dei nostri migliori amici. Noi, quelli che mettono tende fuori al San Paolo, quelli che ancora comprano i suoi dischi anche se spesso sono tracce scelte tra i grandi successi con un solo inedito (noi no… noi lo dobbiamo avere!), quelli che si emozionano fino alle lacrime quando lo guardano negli occhi, quelli che attendono l’arrivo della rockstar sul molo più paparazzato degli ultimi giorni. Siamo solo noi, insomma. Quelli che da anni vivono come una grande, immensa combriccola del Blasco. E lui è SuperVasco… “diversamente lucido”… eternamente RockStar!

VASCO, CICLONE A VENEZIA: “VOLEVO ESSERE COME MIKE JAGGER” // REPTV: Vasco si racconta al pubblico con Vincenzo Mollica (guarda il video)

ph credit VASCO ROSSI // larepubblica.it