CARTA SOCIALE EUROPEA. In Italia male disoccupati, malati e anziani
Carta sociale europea, male, anzi malissimo l’Italia. A scattare la sconcertante fotografia è stato il Consiglio d’Europa di Strasburgo, attraverso il suo rapporto annuale. Viene fuori che l’Italia non è un Paese per poveri, disoccupati, malati, anziani e per i cittadini in difficoltà in genere a causa di servizi sociali e assistenziali non adeguati. Il rapporto denuncia complessivamente circa 180 violazioni della Carta sociale europea in 38 Paesi aderenti a questo organismo di tutela dei diritti fondamentali. Alcune delle principali violazioni della Carta dei diritti sociali attribuite all’Italia risultano l’assenza di un reddito minimo garantito per tutti, come misura di inclusione sociale e contro la povertà, le pensioni minime troppo basse, serie carenze nell’assistenza sociale e sanitaria, politiche sulla sicurezza sul lavoro inappropriate, sostegni ai disoccupati insufficienti e discriminazioni basate sull’età e sull’appartenenza ad alcune minoranze etniche. Diventano particolarmente preoccupanti in questo periodo di crisi economica, disoccupazione, precarietà e impoverimento dilagante, soprattutto nelle classi medio basse.
Valerio Esca