COLLEZIONISMO. Il Museo delle Carrozze di Villa Pignatelli
Dopo venti, lunghi anni di chiusura al pubblico per lavori di ristrutturazione e adeguamento impianti, torna splendere il Museo delle Carrozze. A Villa Pignatelli, nelle antiche scuderie dell’aristocrazia dimora, poi palazzina Rotschild, il museo recupera alla città un nuovo tassello del già ricco insieme di itinerari storico artistici. Per curiosi e appassionati del genere, un percorso fra carrozze e calessi di produzione inglese, francese e italiana, in particolare napoletana, con un’aggiunta di finimenti in cuoio tra frustini, morsi, accessori per cavalli e abbigliamento che testimoniano i bei tempi di un’epoca il cui, tra Ottocento e Novecento, il trasporto persone non era ancora affidato alle automobili. Nucleo principale del Museo è la collazione del marchese Mario d’Alessandro di Civitanova per la quale lo spazio, all’interno del bel parco di villa Pignatelli, fu progettato nel 1975 dall’architetto Ezio Bruno De Felice e al quale, via via, si sono aggiunte le donazioni Dusmet, Spennati, Leonetti di Santo Janni e De Felice. Una raffinata collezione, unica nel campo del collezionismo, per un salto nel passato di un paio di secoli per rivivere i tempi in cui belle signore eleganti andavano a passeggio con figli e mariti a bordo di questi ormai insoliti mezzi di trasporto. L’iniziativa, realizzata dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta diretta da Fabrizio Vona e realizzata con fondi ministeriali e con il sostegno dell’Assessorato al Turismo e Beni Culturali della Regione Campania (POR Campania FESR 2007-2013) si arricchisce di un programma di visite guidate spettacolarizzate studiate dalla Scabec per il circuito Campania>Artecard proposto assessorato regionale al Turismo e Beni Culturali guidato da Pasquale Sommese.
Paola de Ciuceis