COMICON. Gloss diventa un’anteprima del festival del fumetto e del cartoon
Alina, fai parte di una delle squadre più forti d’Italia, quella che organizza il Comicon, e sei anche un’amica di Gloss. Cosa ti ha colpito di questa storia e della sua versione graphic novel?
Come appassionata di fumetti e lettrice accanita, non appena ho letto Gloss, in una sorta di deformazione professionale, l’ho immaginato subito a fumetti. Ed ecco che tutto questo viene realizzato! Mi sembra un’idea vincente: il fumetto ha la capacità immediata di farti immergere nelle pagine avventurose e glam di Gloss, pur lasciando spazio alla fantasia e alla creatività di ogni lettore. La scelta poi della suggestione del bianco e nero e del tratto delle giovani sorelle Crepax, mi sembra possa dare la possibilità ad una storia come Gloss di raggiungere un pubblico di lettori più eterogenei.
Davide Toffolo, uno dei più assidui disegnatori di graphic novel in Italia, sostiene che il linguaggio del romanzo illustrato è una sorta di evoluzione del linguaggio fumettistico. Già la pensava così negli anni settanta Will Eisner, a cui è stata attribuita la paternità dell’espressione “graphic novel”. E tu, cosa ne pensi?
Will Eisner è sicuramente uno dei padri del fumetto inteso come letteratura disegnata e Davide Toffolo è uno dei più grandi disegnatori, poeti, scrittori, compositori italiani. Non lo si può definire solo un autore di fumetti, sarebbe limitante. Eppure è proprio grazie al fumetto che ho potuto conoscerlo. Fin dal 1998, anno della prima edizione di COMICON (la prossima edizione, la sedicesima, sarà dall’1 al 4 maggio, ndr), lavoriamo tanto attraverso il salone, le mostre, gli incontri con gli autori e il lavoro del nostro ufficio scuola, proprio per affermare l’idea in cui crediamo veramente: il fumetto è letteratura disegnata, è arte, e non solo intrattenimento per bambini, con un proprio linguaggio maturo e completo al pari della letteratura, della musica e del cinema.
Gloss Graphic Novel vanta un team tutto al femminile: scrittrice, illustratrice, art director… Ti piace questa cosa?
Come potrebbe non piacermi! Il nostro è un gruppo di lavoro misto, ma spesso mi son ritrovata a lavorare con sole donne. Ed è stato molto bello e produttivo. Secondo me c’è sempre quel tocco in più, dato dall’ironia, dalla professionalità e forse anche dalla “follia” delle donne. Prendi me, per esempio: seguo il Comicon, ho un lavoro per vivere, sono anche mamma. Spesso mi ritrovo a lavorare dopo aver accompagnato i bambini a scuola oppure dopo aver letto la storia della buona notte (a fumetti naturalmente!) e quando lavoro con altre donne, ci ritroviamo subito in sintonia, con i tempi, le modalità di approccio al lavoro. Un qualcosa in più, ripeto, che ho ritrovato anche in tutte voi quando vi ho conosciute, un’energia particolare, tutta femminile.
Il PAN mette in mostra Gloss Graphic Novel aprendosi ulteriormente ad un mondo che, fino ad ora, era stato vissuto a Napoli, e in Campania, principalmente attraverso il COMICON. Vedi la possibilità di creare una rete del fumetto partenopeo anche con altri luoghi della cultura napoletana, come la Scuola di Comix ad esempio?
COMICON ha sempre lavorato su questo. Se si va avanti da soli, si possono creare e realizzare delle cose molto belle, ma il valore aggiunto viene dato solo dalla possibilità di collaborare con altri. Lavoriamo spesso in “rete” con altre realtà partenopee e questo rende più sentiti gli obiettivi di tutti. Ciò accade non solo con le scuole di fumetto di Napoli, come la Scuola di Comix, ma anche con associazioni che lavorano con i bambini e i ragazzi (vedi Aporema onlus, Kolibrì, Re Mida), con gallerie d’arte (Hde, M.I.A., Pantesia) ma anche festival. Sicuramente la forza culturale di questa città è data proprio dall’attività di tante realtà cittadine che si uniscono nell’intento di creare luoghi e momenti di crescita, formazione, socializzazione, libertà espressiva.
Grazie Alina, grazie per esserti appassionata a Gloss e alla sua storia.
(ph: illustrazione di Alina by Spataro)
Federica Di Maio