COPPA AMERICA. Le lacrime amare del POCHO
Una finale persa, quella del mondiale. Una seconda possibilità avuta, arrivando in finale in Coppa America, ma l’Argentina, cade e cede dopo 120 minuti di gioco e i calci di rigori, perdendo la seconda finale in due anni. Il Cile trionfa, prima Coppa America della Storia, davanti al suo paese.
Una vittoria più che meritata. Il Cile ha dominato, difendendosi alla grande, ma attaccando e avendo anche occasioni con i suoi campioni: Sanchez, Vidal e Vargas. Messi delude, Di Maria si fa male, entra Lavezzi. Ma il Pocho non è decisivo.
Animi tesi, tensione a mille.
Il Cile voleva portarsi a casa questa coppa, nel suo paese a tutti i costi. Quando l’Argentina attacca, il Cile usa le maniere forti, come ha fatto Medel, che per fermare Messi gli ha tirato una ginocchiata allo stomaco.
Messi, il più temuto e fischiato. Tanto che i suoi familiari hanno dovuto cambiare posto in tribuna a causa degli insulti.
Minuti finali di fuoco. All’83esimo Sanchez sfiora il gol con un tiro al volo. Al 92esimo è Higuain a sfiorare il gol. Tempo regolare finito. Si va ai supplementari. Altri 30 minuti non bastano. Tanto possesso palla, poche azioni, molta concentrazione e un solo errore: quello di Mascherano, che poteva costare caro, perché Sanchez ha sfiorato di nuovo il Gol.
5 minuti di pausa per giocarsi i rigori. Una coppa, due squadre che meriterebbero entrambe un premio. L’Argentina segna con Messi. Sbaglia di nuovo Higuain che dopo aver il rigore non in rete di Napoli-Lazio, costato la Champions League, tira alto quello decisivo in questo match. Segue l’errore di Benaga, parato da Bravo.
Segnano, per il Cile, Mati Fernandez,Vidal, Aranguiz. Ma il rigore più bello è quello di Sanchez Vs Romero. Segna, di cucchiaio.
Tutti esultano, il Cile è in festa. Ecco la dimostrazione che per essere una squadra forte non servono solo i campioni (vedi Higuain, Messi, Aguero, Pastore, Mascherano, Di Maria o Tevez) ma servono guerrieri con la mentalità giusta, come quella di Vidal, Medel, Vargas e Sanchez.
Un applauso va all’allenatore, CT Sampaoli che dopo un mondiale giocato alla grande, si è ripetuto facendo l’impresa dell’anno e scrivendo il suo nome nella storia del Cile.
PH CREDIT LAVEZZI IN LACRIME: napolimagazine.com
Ludovica Parodi