CRISI E TASSE. Buste paga più povere, mille euro in meno negli ultimi 5 anni. Più colpita la classe media

Posted On 18 nov 2013
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Persi oltre mille euro in cinque anni: la Cisl fa i conti nelle buste paga dei lavoratori e denuncia che dal 2007 al 2012 per il cosiddetto “fiscal drag” il reddito disponibile degli italiani è diminuito di circa il 6%. I salari nonostante la crisi sono lievemente aumentati ma il combinato degli aumenti fiscali e soprattutto l’esplosione delle addizionali hanno di fatto tagliato le disponibilità delle famiglie. E allora il segretario generale, Raffaele Bonanni, sottolinea che il sistema fiscale «è irresponsabile, sta impoverendo fortemente le persone e sta depauperando la fiducia nei confronti delle istituzioni». Per il sindacato di Via Po «bisogna agire fortemente sull’Irpef» trovando le risorse dalla spending review, dall’aumento della tassazione sul gioco d’azzardo e di quella sulle rendite finanziarie (che secondo la Cisl può arrivare al 22%). La Cisl ha condotto inoltre un’indagine, in collaborazione con l’Università di Firenze, sulle dichiarazioni dei redditi elaborate dal proprio Caf. Emerge innanzitutto che negli ultimi anni l’aumento delle tasse (+5% tra 2010-12) ha quasi vanificato l’incremento dei redditi: «Molto forte è l’incremento delle addizionali comunali e regionali. Il loro ammontare complessivo nel 2012 è in media di 408 euro: in crescita del 6% rispetto al 2011 e di oltre il 31% sul 2010». Sul fronte del “fiscal drag”, la Cisl invece evidenzia come il mancato adeguamento dell’imposta all’inflazione durante il periodo 2007-2012 abbia determinato un minor reddito disponibile (-5,83%, circa 1.040 euro in meno). La perdita di reddito dovuta a questo fenomeno, per il quale l’aumento dell’inflazione porta a un aumento dei redditi che però vengono tassati di più e dunque nei fatti vengono vanificati gli stessi aumenti, è soprattutto a carico delle classi centrali (tra 10 e 55 mila euro di reddito complessivo 2012).

Valerio Esca

Valerio Esca
Non credo in una vita ultraterrena; comunque porto sempre con me la biancheria di ricambio. (Woody Allen)

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