DAVID DI DONATELLO. La festa del cinema italiano
Sono stati consegnati martedì 10 giugno i premi David di Donatello in una serata davvero surreale per la conduzione alquanto bislacca di Paolo Ruffini e Anna Foglietta. Il giovane livornese, in particolar modo, forse ignaro di essere in onda sulla tv di Stato, raggiunge l’apice della goffaggine rivolgendosi all’icona indiscussa del cinema italiano e mondiale, la signora Sofia Loren, come avrebbe fatto con qualsiasi persona/personaggio tirato in ballo dal pubblico sul palco del suo show ‘Il nido del cuculo’, ovvero: ‘Lei è sempre una topa straordinaria’’. O, peggio, facendo i complimenti a Marco Bellocchio per la sua recente retrospettiva al Moma di New York come se l’istituzione americana avesse appena scoperto la sua esistenza, con il regista che, seccato e a giusta ragione, ribadisce di intrattenere un rapporto ‘di amorosi sensi’ con gli Stases da almeno cinquant’anni.
Per quanto riguarda i premi, entusiasmante il testa a testa tra i due Paolo del cinema italiano: Sorrentino e Virzì che portano a casa rispettivamente 9 e 7 statuette con ‘Il capitale umano’ che ‘scippa’ a ‘La grande bellezza’ al fhoto finish il premio più ambito di Miglior film. Alla faccia dell’Oscar ritirato a Los Angeles qualche mese fa. Il discorso di Virzì, applaudito in sala dalla bellissima e raggiante moglie Micaela Ramazzotti, è il migliore della serata: ‘‘Siamo una strana etnia noi Italiani, alterniamo scoramento a glorie, abbiamo celebrato la morte del cinema italiano e ora si trionfa con tanti premi, a partire dall’Oscar a Sorrentino – con cui festeggeremo questi David. Dedico ai cinque meravigliosi esordienti questo premio meraviglioso”.
E infine Napoli che ai David vince con Toni Servillo Miglior Attore Protagonista e sbanca sul versante musica con il film “Song’e’ e Napule” che si aggiudica il David Miglior Canzone per ‘’A verità”, ritirato da un commosso e commovente Franco Ricciardi, e quello come Miglior Musicista che va a Pivio e Aldo De Scalzi.
Martina Caldo