DOPPIO MERTENS E LA SAMP VA KO. Il Napoli batte i doriani (2-0) e si avvicina alla Roma
Dries Mertens è il calcio. L’ho scritto 30 minuti prima che segnasse il primo gol contro la Sampdoria, così a scanso di equivoci. Ma che fosse un fenomeno (capace di raddoppiare su punizione e di regalare al Napoli i 3 punti contro i blucerchiati) si era compreso fin dall’esordio. Questo 26enne belga sta dimostrando, partita dopo partita, di essere la sorpresa migliore del Napoli di questa stagione. Un giocatore che, in prospettiva, può diventare un fenomeno mondiale. Con Higuain, Callejon, Pandev e Insigne costituisce l’attacco più forte in assoluto in Italia e tra i migliori in Europa. Si sta ritagliando un posto da titolare con grande determinazione (e con un caratterino che che in alcune circostanze lo fa apparire un gigante al cospetto del metro e 69 di altezza…), a differenza di Insigne che dopo l’inizio scoppiettante sembra si stia in po’ perdendo. La vittoria contro i dominai consente al Napoli di accorciare le distanze con la Roma, oramai a meno 2 e di proseguire quella rincorsa in campionato a una Juventus sempre più lanciata verso lo Scudetto. Ma Mertens è uno di quei giocatori sui quali il Napoli può contare specialmente in Europa. In quella competizione che, ad oggi, appare l’obiettivo più convincente a differenza delle premesse di inizio stagione. Gli azzurri di Benitez vincono nonostante il perdurare delle assenze di Hamsik e Zuniga e a dispetto di un centrocampo costantemente in affanno e in inferiorità numerica con un Inler sempre più macchinoso e poco incisivo. Eppure vince, crea numerose occasioni da gol, fa divertire e riesce con la vittoria a celare lacune evidenti, specialmente in difesa. Che dire poi di Rafael Cabral Barbosa? Quel signore in completo arancione che a un certo punto ha iniziato a dribblare avversari e si è ritrovato a centrocampo nonostante indossasse i guantoni da portiere? Meglio non pensarci e sperare che torni presto tra i pali Pepe Reina…altrimenti prevedo pomeriggi e serate molto movimentate.
Pier Paolo Petino