“ECCO COME LA VORREI”. La parola agli studenti

Disegno-Scuola4

Dai programmi didattici alla durata degli studi, passando per autonomia scolastica, carriera e valutazione degli insegnanti e rivoluzione digitale. Sono solo alcuni dei temi sui quali il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza vuole raccogliere le opinioni degli italiani. Una sorta di sondaggio digitale che dovrebbe avvenire grazie al portale Istituzionale del Ministero. Iniziativa lodevole che ispira ad un piccolo esercizio di fantasia. Quali potrebbero essere i desideri degli studenti del Meridione, dove spesso le scuole cadono a pezzi e non ci sono neanche i soldi per tenere accesi i riscaldamenti? Noi li immaginiamo così: «La mia scuola ideale? Vorrei che fosse pulita e sicura, magari a prova di terremoto. Certo è un sogno, mi piacerebbe che fosse aperta a tutti, anche ai diversamente abili. E che per loro ci fosse sempre disponibile un insegnate di sostegno. Mi piacerebbe poter contare su un orario prolungato,  vorrei che fosse un luogo di aggregazione e di crescita». Solo un gioco, è chiaro. Ma realmente si può pensare ai sondaggi sulla scuola ideale quando molti studenti sono costretti a fare lezione in condizioni pietose? Non sarebbe meglio usare ogni minima risorsa per “tappare le falle” di una nave che pare destinata ad affondare? Non che si voglia criticare ogni iniziativa, ma forse sarebbe proprio il caso di volare basso vista la situazione italiana. Non dimentichiamo che è bastata una scossa di terremoto per far tremare migliaia di alunni in tutta la Campania, e molte altre volte i calcinacci sono venuti giù anche senza nessun sisma. Sarebbe meglio partire da qui, da una scuola sicura dove fare lezione ogni giorno, senza doversi preoccupare della pioggia e del freddo.

Raffaele Nespoli

Raffaele Nespoli
Chi non conosce la verità è uno sciocco. Ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente. (Bertolt Brecht)

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