FERDINANDO SCIANNA. Una mostra a Roma racconta la terra di Sicilia e le sue contraddizioni.
La Sicilia, la sua bellezza quasi carnale. E i suoi visi, baciati dal sole e dal tempo; le feste religiose fatte di gente accalcata e di un gran pullulare. E le sue donne sinuose, coperte da larghi vestiti di pizzo. È l’isola di Ferdinando Scianna, autore italiano entrato di diritto nella storia della fotografia. Una personale, dal titolo “Sicilia Mondo” e organizzata dalla galleria romana Artistocratic, in partnership con la galleria Emmeotto, racconta di quell’universo a Palazzo Taverna in Roma, fino al 18 luglio 2014.
“La mia storia mi ha portato, da quasi mezzo secolo, a vivere fuori dalla Sicilia. Sapevo, anzi, con un oscuro fondo di vergogna, di essere fuggito dalla Sicilia, da quella Sicilia […] Poi, a poco a poco, ho scoperto con gli anni che non si va mai via completamente dalla Sicilia, non si distrugge dentro di sé un’appartenenza così drammaticamente forte”. Confessava Scianna.
Un’Itaca lasciata indietro, ma estremamente viva nella memoria e nelle immagini. La sua forte presenza ritorna nelle fotografie che ritraggono le tradizioni dell’isola, i suoi immensi pellegrinaggi e le interminabili processioni notturne per i santi Alfio, Cirino e Filadelfo al santuario di Tre Castagni o a Baucina, e per la miracolosa Santa Fortunata.
Poi si allontana, e rimbalza dal santo al profano: Scianna diventa anche interprete di moda. I suoi scatti fermano la realtà degli anni sessanta e le pose di Marpessa, modella e musa ispiratrice della prima campagna pubblicitaria di Dolce&Gabbana che porta la sua firma.
Ancora in giro per il mondo il fotoreporter si lancia per raccontare il mondo, dalle grandi metropoli americane, New York e Los Angeles, fino a mete lontane per scoprire i giochi dei bambini a Benares e in luoghi immersi nella neve, la vicina Val Padana o la più lontana Osaka.
Ma sempre ricordando la Sicilia, unica terraferma del suo sentire.
Info
Galleria Emmeotto – Palazzo Taverna
Via di Monte Giordano, 36 – 00186 Roma
Lunedì – Venerdì 10.30/13.30 | 14.30/19.30
Fino al 18 luglio
Giuliana Calomino