FORUMSAD. Ecco l’Italia che promuove l’integrazione
Negli Stati Uniti l’elezione di Obama fu accolta come un soffio d’aria nuova. Al grido di “Yes we can” gli americani festeggiarono il primo presidente nero della storia a stelle e strisce. In Italia, qualche anno dopo, la nomina di Cecile Kyenge (ministro all’Integrazione del governo Letta) è stata accolta invece con un “civilissimo” lancio di banane. Fortunatamente le contestazioni hanno riguardato solo un gruppetto sparuto di gentiluomini, ma non per questo non hanno avuto una ricaduta di immagine su nostro Paese. Altro che «Yes we can», nell’Italia dei lancia banane l’unico motto veramente in auge sembra essere «Yes week and». Possibilmente in qualche localino alla moda dove una bottiglia di champagne può arrivare a costare più dello stipendio medio di un operaio. Fortunatamente, e non è retorica, al di là di qualche minus habens il nostro Paese ha nella qualità della sua gente un incredibile valore umano. Un buon esempio arriva dal ForumSaD che lancia un bando delle idee rivolto ad associazioni o comunità di migranti, associazioni di sostegno a distanza di recente costituzione e altri enti che intendono avviare o migliorare un progetto di sostegno a distanza. Non si vincono soldi ma un accompagnamento gratuito da parte di esperti del settore nella costruzione di progetti di solidarietà internazionale. Il bando è diretto alle associazioni di Campania, Basilicata e Sardegna, all’interno del progetto «La rete del sostegno a distanza, fattore di sviluppo sociale». E la scadenza per presentare le domande è il 22 settembre. In particolare, l’11 e il 13 settembre, rispettivamente a Napoli e a Cagliari, si sono tenuti due incontri per promuovere il bando e spiegare alle organizzazioni come aderire. Iniziative che ci riscattano da brutte figure e dai gesti sconsiderati di pochi.
Raffaele Nespoli