IL NAPOLI SBATTE CONTRO L’EMPOLI. Due autoreti condannano gli azzurri contro i ragazzi di Sarri
EMPOLI – Quattro schiaffi, due autoinflitti con masochistico cinismo. Quattro gol, due autoreti e una patita da incubo. Il Napoli esce dallo stadio di Empli sconfitto e umiliato, al termine di una partita nella quale gli uomini di Sarri hanno giocato con una cattiveria agonistica e una precisione negli schemi quasi maniacale. Addirittura la prima frazione di gioco si chiude sul 3-0, un segnale evidente di una serata nella quale al Napoli gira tutto male. Due autoreti, di Britos e di Albiol spianano la strada ai toscani, capaci di capitalizzare al massimo le loro occasioni. Ma come mai il Napoli non riesce a dare continuità alle sue partite e continua a salire e scendere dall’otto volante? E’ il dubbio principale che attanaglia i tifosi, che rende incomprensibile una costante mutazione della squadra. Una spiegazione risiede nell’incapacità di alcuni degli uomini del reparto difensivo di non reggere la tensione per tre partite di seguito e di non avere la necessaria qualità per competere ad alti livelli su più fronti. Non basta l’attacco, la verve di Higuain, e la ritrovata vena di Hamsik e Callejon per far male all’Empoli. Non basta la voglia di Insigne o la rabbia di Gargano. Se dietro la difesa è una sorta di incubo in divisa da calcio, nulla può essere tentato. Domenica c’è il Milan al “San Paolo”, una squadra in crisi profonda. L’occasione del riscatto è servita su un piatto d’argento.
Pier Paolo Petino