INQUIETANTI IMMAGINI D’ESTATE. Meno male che c’è Lapo!
L’estate è quella stagione in cui “le nebbie (cerebrali) si diradano”, per dirla alla Morandi. Il cervello va in automatico su un mood di vita spaventoso. Via lo stress. Via ogni freno inibitore (quel tanto che distingue l’essere umano dalle bestie). Largo a immagini allucinanti e grottesche. Navi da crociera e villaggi turistici. Ecco la famiglia basic: mamma, papà e due bimbi. Il momento più sconvolgente e raccapricciante diventa quello del confronto con il buffet (paura!). Si saranno tutti sottoposti a un’intensiva lettura della “Grande abbuffata”.
“Hai preso il postooooooo???? E non vedi??? Quello è libero!!! Vai vai corri che io vado al buffet!”. Ecco qua. La mamma sistema i pargoli e gli pulisce le manine con Amuchina e il papà, di ritorno dopo circa 20 minuti di sgomitate, arriva sudato, modello giocoliere, con piatti in cui dentro non manca nessuna delle portate offerte. Primo, secondo, contorno e pure il dolce (piramide no gusto). Tutto insieme perché “se no poi finisce”. Che schifo! No, è che vorrei comunicarvi (magari ne fate tesoro per la prossima estate!!!) che i buffet vengono continuamente riforniti finché le cavallette non tornano in spiaggia o a bordo piscina con l’aspettativa di fare il bagno il giorno dopo (onde evitare di fornirci pure materiale per fatti di cronaca nera!) o raggiungono la zona animazione per i balli di gruppo (e anche qui è meraviglioso vedere i risultati di un allenamento che ha impegnato i villeggianti tutto l’inverno!). Il momento più “divertente” resta quello della colazione. Qui lo stomaco subisce un vero e proprio stupro! Abituato a un sobrio buongiorno con caffé (preso magari sull’uscio di casa), viene sottoposto a un’improvvisa e maligna internazionalizzazione. Siamo tutti americani (uova, bacon, pane tostato, burro) e tedeschi (wurstel, panino, succo d’arancia… i più audaci, una birra).
Archiviando il cibo, l’estate è anche quella stagione in cui si ha il tempo di sfogliare e leggere con attenzione le riviste (e sarebbe bene che questo tempo non arrivasse mai!) che se le trovi dal tuo hair stylist preferisci riattivare il Facebook sullo Smartphone (per la gastrite che ti assale improvvisa già con uno sguardo fugace lanciato alla copertina). Ecco, io appartengo a questa categoria qua. Metto da parte il mio Vanity Fair e decido di dare una lettura a giornali di un certo prestigio (per salvaguardare il quale sarebbe stato bene che non fossero mai capitati nelle mie mani). Copertine riservate a notizie vecchie di tre anni (tanti ne ha la american sex app Tindler e ho letto sei pagine di servizio per capirne il motivo (della concessione della copertina, intendo)… inesistente!), articoli firmati con orgoglio dalle inviate di guerra (collage di dichiarazioni rilasciate a riviste internazionali… VERGOGNA!), una bella sfilata di teste coronate che aprono le loro lussuose dimore, rallegrando le comari del paesello e un servizio fotografico riservato agli ospiti del matrimonio Casiraghi/Borromeo. No, su quest’ultimo mi soffermo un attimo. Chapeau al fighissimo Lapo Elkann, sei e resti il migliore! Questo servizio in realtà l’ho apprezzato solo per gli scatti concessi a Mister Elkann in tutto il suo meraviglioso splendore! (Da notare la scarpa… oltre al resto… vabbè!) Love u, Lapo! Per il resto, no words, a iniziare dalla Borromeo che scimmiotta Grace Kelly. Mi spiace, ne è esistita solo una, cherie!
E dunque, avendo tutte queste pagine libere, sarebbe stato interessante leggere piuttosto di Matteuccio Renzi. Non del momento in cui “fa Sayonara” (come recita la didascalia di una delle 10 foto della settimana scelte da “Gente”) con la consorte confetto rosa o dei “messi a parcheggio” (e silurati) dei suoi sodali che attendevano con ansia qualche posto di prestigio. A me interesserebbe capire cosa ha pensato di farne della nostra bella Italia questo audace giovanotto. Ma questo merita una riflessione a parte. Come una riflessione a parte meritano le Miss (pure fenomeno estivo molto amato dalle aspiranti al nulla cosmico). Ho immaginato, però, che forse affidando a loro l’Italia potremmo addirittura uscirne meglio!
Intanto grazie per il circo offerto, bentornati alla civiltà e… meno male che le vacanze non durano più di una/due settimane (almeno da queste parti)!