LA GOMERA. L’isola colombiana
La Gomera è la seconda isola più piccola dell’arcipelago delle Canarie. E’ conosciuta anche come l’isola colombiana, dal nome del nostro più famoso esploratore italiano, Cristoforo Colombo, che nel suo viaggio per la scoperta del Nuovo Mondo qui si fermò per molto tempo per rifornire le sue navi prima del grande viaggio.
Le isole Canarie hanno origine vulcanica e antichissima che risale ad oltre 20 milioni di anni fa. E La Gomera è forse proprio la più antica. I suoi paesaggi vulcanici spaziano dai coni ai campi di lava, fino alle caldere, ai crateri e alle scogliere di cui è ricca. Il suo centro principale è San Sebastian de La Gomera, grazioso villaggio sul mare che accoglie tutti i tursti che passano anche solo per un giorno su questa isola silenziosa e un po’ solitaria.
I suoi paesaggi sono i più spettacolari dell’intero arcipelago. La vetta più alta, il Garajonay, nell’omonimo parco nazionale, un gioiello dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Oltre al parco, che copre un terzo dell’isola, altra piccola meraviglia naturale è la foresta di El Cedro, una vera reliquia della riserva terziaria e mondiale per la conservazione di alloro. Qui, grazie all’azione del mare di nubi, che altro non è che una particolare “pioggia orizzontale” che caratterizza tutti i giorni per 365 giorni l’anno questa zona dell’isola, la vegetazione cresce rigogliosa e fitta, piena di sentieri per passeggiare, e percorsi tra sorgenti, faille, erica, alloro, felci e il folto bosco, formato da specie oramai scomparse da milioni di anni e che sono sopravvissute solo su questa isola.
Nell’isola è presente un particolare linguaggio chiamato silbo gomero costituito interamente da fischi. E’ ancora oggi usato ad Arure, piccolo paesino sulle montagne nel cuore dell’isola, e che addirittura viene insegnato a scuola. In passato era usato dai pastori per comunicare anche a distanza di molti chilometri.
Arure è un piccolo villaggio tra montagna e vallate con dirupi che si spingono fino al mare, e caratterizzato da un paesaggio scolpito per secoli dall’erosione, verdi valli tappezzate di palme, case coloniche colorate ed enormi scogliere. Infine, calette di sabbia nera bagnate da acque cristalline. L’isola è praticamente incontaminata, lontana dai canoni del turismo internazionale e ricca di paesaggi agrari di straordinaria bellezza. Splendide le coltivazioni terrazzate sui pendii inclinati dove è visibile lo sforzo dei contadini locali nel coltivare le loro terre.
Consiglio: da Agulo, delizioso villaggio in stile coloniale e famoso per la sua coltivazione di banane, si può godere di una spettacolare vista sul Teide, la vetta più alta di tutta la Spagna, il terzo vulcano più grande della Terra che si trova sull’isola di Tenerife.
Melania Bifaro