LA MACCHINA DEI CONCERTI. I numeri dei festival europei e alcuni PIL “spettacolari”!
Questa è stata la settimana della pubblicazione dello studio di EY (già Ernst&Young) commissionato dalla Saicem, la società francese che tutela gli autori e gli editori, i cui risultati sono stati resi noti da Repubblica.it.
Lo studio racconta di un 4% del Pil francese generato da cultura e spettacolo: 74 miliardi di fatturato (e 7,1 milioni di persone impiegate) contro i 66,2 delle telecomunicazioni, i 68,7 miliardi dell’industria chimica ed i 60,4 miliardi dell’automotive. Dei valori della cultura in Francia, si contano in 8,4 miliardi di euro quelli generati dallo spettacolo dal vivo. Ci torna alla mente una riflessione di Domenico De Masi, proposta dal Corriere del Mezzogiorno nell’agosto del 2010, entro la quale il sociologo di Rotello scrive: “già parecchi anni fa, rispondendo a un’interpellanza parlamentare, Tony Blair confessò : «Non è colpa mia se il Pil dell’Inghilterra dipende più dalla musica rock che dalla siderurgia». Allora i lavoratori che svolgevano mansioni intellettuali non superavano il 50%”. De Masi scriveva pure, in quella occasione, “A Pomigliano si sono svenati per traghettare l’area rurale verso la società industriale attraverso un costosissimo stabilimento automobilistico che ha provocato squilibri economici, illusioni consumiste, degrado urbanistico. A Giffoni, con pochissimi soldi, il Film Festival ha aiutato la comunità rurale a saltare direttamente nella società postindustriale, senza passare attraverso la fase industriale, ottenendo uno sviluppo equilibrato economicamente, civilmente, esteticamente”. E se De Masi anticipava di quasi quattro anni i numeri ed i dati dello spettacolo francese, i numeri totali europei del comparto sono anche più sorprendenti: 290 festival da giugno ad ottobre, dei quali 25 sono top event, cioè festival in grado di mutare le sorti della città (Benicàssim col Festival de Benicàssim, www.fiberfib.com ) e della nazione (Sziget Festival a Budapest www.sziget.hu ) che li ospitano. Nel nostro caso c’è sicuramente ancora da attendere, ma ci rassicura la macchina da live Vasco Rossi, che durante la settimana ha aggiunto due ulteriori date al suo (già quasi sold out!) programma estivo. Rock on!
Rosa Criscitiello