LA PIAZZA INCANTATA. A Napoli un coro di 13.000 giovani provenienti da tutta Italia per il più grande concerto polifonico della storia della musica
La piazza incantata, un inno alla musica, alla nostra città e al nostro Paese. 13.000 studenti provenienti da 17 regioni d’Italia si ritroveranno nella straordinaria Piazza del Plebiscito, occupandola per 3/4 e componendo il più grande coro della storia della musica. Un anno di preparazione e studio per l’evento di sabato 9 aprile (dalle 16.30 alle 18.30), “il più bel giorno di scuola dell’anno 2016/2017″, come lo definito Luigi Berlinguer, presidente del comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica nel corso della conferenza stampa ospitata a Palazzo San Giacomo, in Sala Giunta. Alle voci degli studenti delle scuole provenienti da diciassette regioni d’Italia, il coro degli Alpini e la Banda in alta uniforme dei Carabinieri. A dirigere i cori, accompagnati dall’Orchestra del Conservatorio San Pietro a Majella, i maestri Sergio Siminovich e Ciro Caravano.
Un’iniziativa imponente, presentata in conferenza stampa a Palazzo San Giacomo in Sala Giunta.
Nord e Sud si fonderanno grazie alla musica ed è grazie alla sua potenza, che Napoli ancora una volta, farà da portavoce di un messaggio di pace e di integrazione.
La concretizzazione di questo progetto-sogno, è stata possibile grazie soprattutto al Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che si dice fiero di aver permesso tutto questo: “C’è un grande senso di commozione tra tutti noi. Aver realizzato un’operazione di questo tipo, con una collaborazione istituzionale eccellente, è la riprova che la cultura è l’anima con cui si possono riscattare le comunità. Stiamo dimostrando che, nella nostra città, la cultura è anche economia”.
“Il progetto La Piazza Incantata è uno dei più belli a cui la nostra città ha partecipato e dato vita – dichiara l’assessore Nino Daniele – Ne saremo sempre riconoscenti al Prof. Luigi Berlinguer, a Renato Parascandolo e a tutti coloro che con passione e professionalità incomparabili lo hanno trasformato da sogno a realtà che fa sognare. Musica, coro, piazza, giovani, artisti, scuola.Tutta l’Italia nel meglio della sua Storia e nei valori della Costituzione più bella del mondo è racchiusa in questo lessico. Migliaia di ragazzi in rappresentanza di ogni parte del Paese daranno a Napoli ed all’Italia un nuovo grande primato. Si alzerà da Napoli città-mondo un canto di Pace, Giustizia, Dignità, Integrazione, Unità. E’ questa la direzione in cui andare”.
E’ il momento quindi di riconoscere l’importanza della musica come simbolo culturale e territoriale, a partire dal suo insegnamento all’interno delle scuole, perché: “La musica è impegno e fatica e ha il grande dono di rendere felici: quando si riesce a cantare o a suonare uno strumento, la gioia è davvero grande”. (Luigi Berlinguer).
La piazza incantata diventa l’occasione per far conoscere Napoli e le sue meraviglie. Da venerdì 8 a domenica 10 aprile, tutti i partecipanti alla “Piazza incantata” potranno visitare, con una tariffa agevolata, Le Catacombe di San Gennaro, il Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore, il Complesso Monumentale di Santa Chiara, la Galleria Borbonica, l’Orto Botanico, il Museo Madre, Napoli Sotterranea, il Museo Cappella San Severo, il Museo del Tesoro di San Gennaro, il Museo Diocesano, Palazzo Reale di Napoli, gli Scavi di Pompei e gli Scavi di Ercolano, Città della Scienza, Teatro San Carlo, il Museo di Capodimonte.
Il progetto è stato ideato da Renato Parascandalo e Sergio Siminovich, e reso possibile con il supporto e il lavoro di Comune di Napoli, in particolare Assessorato alla Cultura e al Turismo, Regione Campania, in particolare Assessorato all’Istruzione, Politiche sociali e Sport, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e in particolare dalla Direzione Generale della partecipazione studentesca, legalità e cittadinanza, Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica, RAI che cura la realizzazione e la trasmissione in diretta del concerto conclusivo, Feniarco, Conservatorio di San Pietro a Majella.