L’ABITO DELLA SPOSA. Sul palcoscenico del Nuovo Teatro Sanità… correva l’anno 1963

Debutto napoletano per L’abito della sposa di Mario Gelardi, che il 31 ottobre e l’1 novembre andrà in scena al Nuovo Teatro Sanità. In palcoscenico, Pino Strabioli e Alice Spisa, per la regia di Maurizio Panici interpretano l’incontro e la scoperta di due imprevedibili vite, quella del sarto Lucio e della sua aiutante Nunzia, tra la passione per le canzoni di Rita Pavone e le ritrosie di una ragazza che non sa comportarsi con gli uomini, il mondo fuori dalla sartoria negli anni ’60 e il contrasto col piccolo mondo di due persone che custodiscono un segreto finalmente confessabile. Musiche Paolo Vivaldi. Scene e costumi Alessandro Chiti.

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Italia 1963. È l’anno del matrimonio Ponti-Loren, della visita in Italia di Kennedy, della scandalosa love story tra Teddy Reno e Rita Pavone, è l’anno della tragedia del Vajont. Alto-basso, rosa-nero: le vicende si alternano così nel Paese ed anche nella vita del sarto Lucio. Lucio è un sarto di abiti militari, figlio di un sarto di abiti militari; ha girato tutta l’Italia con i suoi genitori ed ora parla un dialetto che è un miscuglio di molte lingue. Lucio è un uomo di mezza età, un po’ irascibile, dai modi spicci e diretti, ma in fondo è una brava persona, quindi non se la sente- e forse non può proprio rifiutare- quando un capitano gli chiede di cucire l’abito da sposa di sua figlia. Non può tirarsi indietro, ma non sa nemmeno come fare, così è costretto ad assumere una giovanissima sartina, Nunzia, una ricamatrice che ci riporta direttamente all’atmosfera di quegli anni. Ora il logorroico Lucio si trova a dividere lo spazio della sua sartoria con la timida Nunzia “che per tirarle una parola di bocca ci vuole più di una tenaglia”. Così avviene l’incontro tra le loro vite e i loro mondi segreti, fatti di poche parole e grandi desideri. Le loro anime si incontrano, diventano compagne nel chiuso di quella bottega, si conoscono e si riconoscono tra incomprensioni e malintesi, infine arrivano l’uno al cuore dell’altra che è poi anche il cuore stesso di un’epoca e dei suoi tabù.

L’abito della sposa, una produzione di Teatro Argot Studio in collaborazione con Todi Festival, riporta alla mente le atmosfere, le musiche e i profumi che raccontano e fanno riscoprire un passato, forse, solo apparentemente lontano, attraverso una storia che, come afferma il regista dello spettacolo Maurizio Panici, si rivela “necessaria in un tempo come il nostro, in cui il frastuono rischia di coprire qualsiasi emozione”.

Info e prenotazioni:
3396666426
info@nuovoteatrosanita.it
www.nuovoteatrosanita.it

Programmazione:
31 ottobre, ore 21.00
1 novembre, ore 18.00
Nuovo Teatro Sanità, piazzetta San Vincenzo 1, Rione Sanità – Napoli.

 

Francesca Scognamiglio Petino
Immagino la comunicazione come una donna affascinante e intrigante. Sguardo sicuro e deciso. Una donna che ama le sfide e ama vincerle!

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