L’UOVO E LA GALLINA
Il dilemma più antico del mondo “meglio un uovo oggi o una gallina domani?”, attanaglia da sempre l’essere umano in tutte le sue attività.
L’ingordo si accontenta dell’uovo, il lungimirante guarda alla gallina, che potrà dargli tante uova, a meno che non ci faccia un brodo, sia chiaro.
Da tale eterno interrogativo non sono esenti i risparmiatori, e spesso chi dovrebbe consigliarli, che ,nella maggior parte dei casi, non guardano oltre il proprio naso.
Mi capita molto spesso di analizzare estratti conto di clienti (o potenziali clienti) che mi chiedono una consulenza o semplicemente un consiglio, e quasi sempre noto la stessa cosa: nella costruzione di un portafoglio (che sia di 20.000 euro o di 2 milioni di euro) ci sono dei criteri da seguire, più o meno validi, e invece riscontro che, più facilmente, non viene utilizzato alcun criterio.
Alla semplice domanda “perchè ha fatto questa o quella operazione?” un gigantesco punto interrogativo di disegna sul volto del cliente.
Smarrito, il cliente risponde: “perchè pensavo fosse una cosa buona, che ci potessi guadagnare”.
Non lo sa.
Alla base di una gestione sana ed efficente dei propri risparmi (pochi o tanti che siano) c’è la pianificazione: parola ai più sconosciuta, ma che aiuta a risolvere le proprie esigenze e, soprattutto, ad evitare di inseguire questa o quella operazione del momento ed ad avere, di conseguenza, spiacevoli sorprese.
La pianificazione è innanzitutto personalizzata: io ho esigenze diverse dal mio vicino di casa o dal mio barbiere.
Con una buona pianificazione si controlla il rischio e si ottiene un rendimento decente, e, tra l’altro, non ci si deve preoccupare oggi dell’Ucraina, domani della Cina, dopodomani dell’Italia e così via.
Una pianificazione personalizzata e fatta bene tutela, quindi, il nostro patrimonio dagli scossoni che periodicamente colpiscono il mercato.
La pianificazione permette di non dover scegliere tra uovo e gallina, ma di ottenere entrambe: oggi l’uovo e domani la gallina.
La domanda a questo punto, però, sorge spontanea: “ma chi me la fa questa benedetta pianificazione?”
Di certo non il salumiere o il fruttivendolo, bensì la vostra banca.
Se la vostra banca non è in grado, cambiate banca.
Lo so che è difficile, lo so che pensate che le banche siano tutte uguali e che una valga l’altra, ma sappiate che non è così: le banche non sono tutte uguali, e, soprattutto, non tutte fanno il medesimo lavoro.
Nel prossimo articolo cercherò, infatti, di spiegarvi come scegliere una banca nuova, se la vostra non vi soddisfa. (ph chainrapblog)
Dario Viviani – Private Banker