MALAYSIA. Georgetown, piccola perla d’Oriente
Pulau Penang, piccola perla del Mare delle Andamane, è collegata alla penisola grazie ad un imponente ponte di 13 chilometri, il Penang Bridge, tra i più lunghi dell’Asia, dal quale si gode di una splendida vista. Penang è tra i luoghi più belli e romantici della Malaysia. Qualcuno affettuosamente la chiama “la terra degli Dei” perché qui ogni credo religioso è rappresentato da templi, chiese, e pagode di una bellezza mistica e disarmante. La sua deliziosa capitale, Georgetown, che ha una fortissima tradizione cinese tanto da vantare la più importante Chinatown dell’intero Stato, in un solo giorno riuscirà ad incantarvi.
La città è realmente una piccola perla d’Oriente. Antica colonia inglese, sorprende per le sue ordinate e colorate viuzze del centro, tra bancarelle arrangiate alla buona alle quali si alternano botteghe esotiche e di grande stile. Una passeggiata al centro è il modo migliore per approcciare alla sua storia e approfondire la sua cultura, la straordinaria architettura mista e la prelibata cucina locale.
La città è ricca di luoghi da visitare. Iniziate con il Wat Chaya Mangkalarm, noto come il tempio del Buddha sdraiato. Un’attrazione che richiama migliaia di pellegrini e visitatori curiosi di fotografare questa stupenda statua di 33 metri, avvolta in una tunica interamente rivestita in foglia d’oro. Pare si tratti della terza statua di Buddha più lunga al mondo. Piccolo pezzo della città da non perdere, Little India. Un viaggio tra colori, profumi, spezie, musica hindi e botteghe che propongono gioielli e pietre. Qui, nel cuore dell’India locale, ristorantini, baretti e bancarelle propinano cibo di ogni tipo. Il top per gustare le specialità di strada è il mercato indiano di Chowrasta dove preparano i keropok, cracker malesi fatti con pesce o gamberi fritti.
A Little India spicca lo Sri Mariamman Temple, il più antico tempio indù di Georgetown. Custodisce al suo interno una statua preziosa, decorata con oro, argento e diamanti.
Per lo shopping Jl Penang è la strada migliore della città per fare acquisti e ottimi affari, specie se si è interessati all’acquisto di macchine fotografiche, apparecchiature elettriche ed elettroniche. Non a caso, Georgetown è conosciuta come la Tecnology City d’Oriente. Se amate l’altezza, provate a salire alla galleria panoramica del centro commerciale Komtar. Dal 58esimo piano si gode di una bella vista sulla città. Provate perché la galleria è spesso chiusa e in continua ristrutturazione. In tal caso, optate per una visita alla collina di Penang raggiungibile con la funicolare. Pochi minuti e sarete a quasi 1000 metri sopra il livello del mare con vista spettacolare, specie al tramonto, sull’intera penisola.
Il grande quartiere cinese di Georgetown è però la vera anima di Penang. Un posto per curiosi e amanti di quel gusto un po’ retrò e misterioso che si respirava un tempo in città come Hong Kong e Macao.
Nella Chinatown della capitale si vende di tutto: gioielli, giada cinese preziosa, artigianato in legno, sete pregiate. Basteranno pochi passi tra i negozietti di Chulia street per entusiarmarvi e una visita al tempio dorato cinese di Khoo Konsi, il più spettacolare per l’insieme di draghi, statue, dipinti, lampade, piastrelle multicolori e intarsi di ogni tipo per abbagliarvi.
Se raggiungete a piedi la parte della città vicina al mare, un’occhiata meritano anche i bastioni dell’era coloniale e le vecchie case che riportano ai fasti del passato, come Fort Cornwallis, antica fortezza visitata nel 1786 da Sir Francis Light, capitano della marina britannica che si impose di rendere quest’isoletta una base navale della Compagnia delle Indie. Della fortezza restano solo le mura esterne mentre all’interno vi è un piccolo parco giochi.
Consiglio: Vivete Georgetown soprattutto di notte, percorrete la Gurney Drive e assaggiate il satay, gli spiedini di carne cotti alla brace, e i famosi noodles di riso.
Melania Bifaro