NAPOLI, ADDIO SOGNI CHAMPIONS. Cade a Roma, scivola al quinti posto: è crisi!

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Ha voglia Rafa Benitez a dire che non era una partita decisiva. Nonostante gli sforzi dell’allenatore di convincere che in fondo il Napoi avrebbe meritato di più e addirittura poteva vincere, la sconfitta di Roma (1-0 gol di Pjanic) è solo l’ultimo atto di un finale di campionato divenuto drammatico. Il Napoli è in piena crisi di risultati, di gioco e di idee. Alcuni suoi calciatori sono oramai l’ombra di quelli conosciuti in passato (Callejon è l’esempio più lampante). La bocciatura di Hamsik “capitano”, che si è dovuto guardare il match dell’Olimpico dalla panchina è un altro elemento che sottolinea quanto il progetto di inizio anno sia naufragato. La parola Scudetto, improvvidamente pronunciata in avvio di stagione, è diventata un boomerang che ha invelenito l’ambiente. Benitez ha recitato la parte dell’allenatore convinto della bontà del suo gruppo, ha difeso le “non scelte” e i “non acquisti” utilizzando tutte le sue capacità affabulatorie, compiendo però un errore di presunzione: immaginando, cioè, che i tifosi del Napoli, il popolo azzurro, che l’avevano subito adottato, si bevesse tutte le amenità dette fino ad ora. E non fa eccezione la sorprendete conferenza stampa dell’Olimpico dove il tecnico ha giustificato l’ingiustificabile, raccontando ciò che in realtà non è mai successo, dimostrando che oramai gli sono rimaste solo le parole. La formazione iniziale priva, oltre che di Hamsik, anche di Gabbiadini (il più in forma della squadra) di Gargano (a cui è stato preferito un Jorginho evanescente e confusionario), Maggio (sempre meno efficace ad onta di uno Zuniga che scalpita), destano non poche perplessità. Così come risulta oramai insostenibile la gestione dei carichi di lavoro, delle vacanze (a Milano l’Inter ha spedito i giocatori alla “Pinetina” nel giorno di Pasqua dopo il pareggio col Parma, a Napoli hanno avuto 4 giorni di vacanza…) e l’andamento ondivago tra campionato e coppe. Il Napoli ha mollato, non ha più tensione, concluderà la stagione con un risultato in classifica pessimo, spera di conquistare qualcosa nelle coppe, ma il cammino è lungo. E non si comprende perché una squadra che magari riesce ad andare fino in fondo nella competizione europea nel campionato non sia capace di scalare la classifica quando da oltre due mesi la Roma si è fermata consentendo agli azzurri una ipotetica quanto insperata risalita. Allo stato un dato è certo: con l’addio di Benitez quasi certo a fine stagione De Laurentiis dovrà rifondare la squadra, ricostruire. E probabilmente questo non gli dispiace nemmeno perché così avrà l’alibi di dover riprogrammare a medio termine e non dover dare quelle risposte che i tifosi aspettando da tempo. E se non vi basta, vi aspetta “Cinecittà World” che per Pasqua ha lanciato un mucchio di offerte…

Pier Paolo Petino

Pier Paolo Petino
Mi emoziona l'impresa sportiva, l'uomo che supera i propri limiti e vince. Lo sport come metafora della vita, raccontarlo è la mia passione.

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