NAPOLI-JUVE, SCONFITTA E VELENI. Irregolare il secondo gol. De Laurentiis infuriato
La sconfitta con la Juventus al “San Paolo” (1-3 con i gol di Pogba, Britos, Caceres e Vidal), nella notte dell’omaggio a Pino Daniele, porta in dote una velenosissimo post gara, con il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che dal suo twitter tuona: “Ci siamo stancati! La Juve è una squadra forte, se è anche aiutata dagli arbitri diventa imbattibile. E’ inammissibile che con 6 arbitri non si vedano 2 giocatori in fuorigioco. O è malafede o è incompetenza. Questi 6 arbitri devono restare fermi a lungo”. Uno sfogo che precede di poco quello, altrettante piccato ma più ironico, di Rafa Benitez che dice: “Quel gol in fuorigioco ha cambiato tutto – afferma lo spagnolo – avevamo trovato il gol reagendo e tenendo bene palla vicino alla loro porta. Poi è arrivato il secondo gol della Juve e cambia tutto, loro si sono difesi con più uomini e hanno avuto la possibilità di ripartire”. “Perdere così non piace a nessuno – aggiunge Rafa – soprattutto quando la squadra ha fatto tutto per avere la partita in mano: c’eravamo in campo insieme a tutti i tifosi, poi arriva un gol che dal punto di vista mentale rende tutto difficile”. “Ci sono tanti episodi favorevoli alla Juventus che sommati alla loro qualità fa sì che vincano. La Juve vincerà il campionato, mi spiace per la Roma ma sarà così”. Benitez guarda avanti: “Il mio discorso alla squadra – dice – sarà ‘dimentichiamo subito questa gara’, perché non possiamo fare altro. Pensiamo alla prossima gara con la Lazio, se la vinciamo siamo di nuovi terzi”.
Anche Christian Maggio, autore di un’ottima partita, non ci sta: “La Juve ha grandi giocatori che però a volte vengono aiutati così ed è dura”.
Tagliavento sul banco degli imputati, dunque, e Juventus capace di vendicare la sconfitta di Dooa. Napoli battuto e arrabbiato, al termine di una partita che poteva andare diversamente. Eppure la rabbia cinica dei bianconeri, e gli episodi favorevoli, hanno orientato l’esito finale del match.
Pier Paolo Petino