OGNI SINGOLO GIORNO. Un docufilm per non abituarsi all’orrore
Come si fa ad andare avanti ogni singolo giorno, nonostante i lutti, le atroci verità emerse, nonostante il dolore, l’abbandono delle istituzioni, il senso di vuoto, di disperazione, di impotenza, il tradimento di chi dovrebbe proteggerci e ci ha svenduti e feriti, a morte? Risponde a questo interrogativo il docufilm del friulano Thomas Wild Turolo sulla ‘‘terra dei fuochi’’, prodotto dalla Rogiosi Editore di Rosario Bianco, lasciando il passo all’inchiesta per offrirci uno sguardo intimista su una vicenda a dir poco complessa, mettendo al centro ‘‘ogni singola vita’’ oltraggiata e spezzata.
«Il documentario – spiega il filmmaker – è una fotografia umana di questo difficile momento storico e sociale, un’istantanea che ritrae il problema della “terra dei fuochi” di cui si deve parlare ma attraverso l’umanità e la profonda sensibilità di alcuni personaggi eterogenei e trasversali. Persone che hanno subito la situazione ma la affrontano anche con grande forza. Un inno alla vita che resiste e si afferma».
Presentato al PAN|Palazzo delle Arti Napoli, il lavoro documentaristico nasce dal casuale incontro tra la giornalista napoletana Ornella Esposito, attivista per i diritti civili e il regista Turolo, già autore di lavori filmici ad alta rilevanza sociale. Il binomio Nord-Sud, quindi, esterno/interno, è uno dei punti di forza dell’opera che intende non solo proporre una diversa prospettiva sulle terre contaminate dai rifiuti tossici tra Napoli e Caserta, ma soprattutto far conoscere il problema fuori dai confini campani e nazionali.
In “Ogni singolo giorno” protagonista è la speranza e la promessa di vita che ancora c’è, nonostante tutto, grazie a chi resta e continua a combattere per chi non c’è più, perché il diritto di vivere negato a un figlio è il diritto negato a tutti i nostri figli, perché, come si legge su un murales ripreso in un frame del doc c’è da ricordarsi che: ‘’Una promessa è sempre promessa’’.
Il documentario sarà proiettato nel mese di luglio al ‘Festival dell’impegno civile. Le terre di Don Peppe Diana’, prima manifestazione italiana ad essere interamente realizzata sui beni confiscati alla criminalità organizzata.