PARMA. Si ritorna a gioire
Il fallimento, la delusione ma soprattutto lo scandalo per il Parma lo scorso anno. Ne hanno parlato per mesi. I punti di penalizzazione e successivamente la retrocessione. Dopo solo un anno, però, il Parma torna a gioire e a godersi piccole soddisfazioni che solo col tempo, la costanza e la lealtà potranno diventare grandi.
Questo week-end grazie alla vittoria contro il Delta Rovigo, per 2 a 1, con i gol di Guazzo e Corapi, il Parma festeggia la promozione in Lega Pro con 3 giornate di anticipo. 85 punti in classifica, 25 vittorie, 11 pareggi e 0 sconfitte . Miglior difesa con solo 14 gol subiti. Protagonista indiscusso, è sicuramente il capitano Alessandro Lucarelli. Un capitano non abbandona mai la sua nave e così è stato.
Ha accettato la retrocessione, e all’età di 39 anni ha deciso di giocare in Lega Pro. E proprio lui, insieme a tutta la squadra, ha festeggiato con magliette celebrative con le scritte: «Missione compiuta» ,«E non finisce qui».
Queste le parole dei protagonisti dopo la partita:
“Sono passati solo dieci mesi dal fallimento ma sembra un’eternità. Siamo passati da un bruttissimo momento ad un entusiasmo pazzesco. Poco importa se il campionato vinto è quello di Serie D. Il messaggio che arriva oggi da Parma è che siamo tornati, con una società seria, pulita, che vuole fare le cose per bene. Dobbiamo essere d’esempio per un nuovo calcio. Vogliamo riportare presto il Parma dove merita: non sarà facile, ma questo pubblico ha dimostrato di essere di un’altra categoria. Un entusiasmo così, a Parma, non l’avevo visto nemmeno in A, è la base da cui ripartire”. sottolinea il capitano.
“Lo avevamo promesso che saremmo stati di passaggio in D. Siamo stati di parola ma il nostro lavoro continua: siamo solo all’inizio per riportare Parma dove deve essere”, continua il presidente Nevio Scala.
“Non ci sono parole, siamo tornati indietro di anni. E’ un coronamento di un sogno per il Parma e per chi ama il calcio. Grazie a chi ci è stato vicino e grazie ai ragazzi che ci hanno messo il cuore”, conclude l’allenatore Apolloni.