PARMIGIANI AL VELENO PER IL NAPOLI. Pari contro gli scaligeri e putiferio a fine partita
PARMA – Nervi tesi, urla, spintoni, accuse e veleni. Finisce in un putiferio Parma-Napoli. Partita che per gli azzurri avrebbe potuto significare avvicinarsi in maniera significativa alla zona Champions e che termina sul risultato di 2-2, che sta stretto agli azzurri e che evidenzia, al contrario, l’impegno degli uomini di Donadoni già retrocessi ma determinati a giocarsela fino alla fine. Proprio l’ex allenatore azzurro, a fine partita, ha lanciato pesanti accuse dicendo apertamente: “Quello che è successo nel finale non mi interessa anche se alcune cose le ho sentite anche con le mie orecchie. Una squadra come la nostra, che, a dispetto di tutto quello che sta succedendo come la rinuncia di gran parte dello stipendio, va in campo e lotta per qualcosa tenendo testa ad una squadra come il Napoli sia solo da esempio. Sentirsi dire che dovevamo perdere la partita perché siamo falliti è una cosa indecorosa, indecente e schifosa”.
Accuse gravi alle quali ha replicato il Napoli invitando l’allenatore a fare i nomi e sottolineando che non c’è alcuna prova di queste ipotetiche frasi o inviti a perdere la partita.
Il veleno nella coda, dunque, di un match tutto in salita per un Napoli con una marcia sola, capace di trasformarsi e di attaccare l’avversario solo nel secondo tempo, dopo una prima frazione in balia degli avversari. Un Napoli pieno di seconde linee, svagato e molle nei primi 45 minuti, che ha cambiato volto grazie alla buona vena di Hamsik e all’ingresso di Higuain nel secondo tempo. Poi quell’epilogo che denota tensione e frustrazione, nella settimana in cui è previsto il ritorno della semifinale di Europa League, giovedì sul campo del Dnipro per continuare a dare un senso a una stagione che, altrimenti, sarebbe da buttare via.
Pier Paolo Petino