PASTICCIO SCUOLA. Risolta la questione dei 150euro adesso arriva il blocco degli scatti di anzianità
Se la nota uscita ieri da Palazzo Chigi sembra aver placato gli animi per quanto riguarda la questione dei 150 euro (non verranno tolti dalle buste paga di gennaio), non ha affatto fugato i timori del sindacati a proposito dell’intera partita «scatti». Per questo i rappresentanti dei lavoratori chiedono al ministro Carrozza di essere convocati per fare chiarezza su una vicenda che di chiaro ha poco e che non a caso nei giorni scorsi ha alimentato tensioni tra i ministeri direttamente interessati, l’Istruzione e l’Economia. La direttiva per l’avvio della trattativa che dovrà dare copertura al pagamento degli scatti di anzianità 2012 è pronta e pare probabile che i 370 milioni di euro che servono a pagare gli aumenti (che il Mef aveva deciso di recuperare attraverso prelievi in busta paga di 150 euro al mese) arriveranno attingendo al 30% di risparmi derivanti dai tagli dell’era Gelmini (120 milioni) e per la restante parte dal Mof, il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa. Serve però una norma che neutralizzi il dpr dello scorso novembre che ha prorogato a tutto il 2013 il blocco degli scatti di anzianità. Altrimenti – avvertono i sindacati – chiusa una falla se ne aprirà un’altra. Le soluzioni secondo i sindacati passano dunque per una modifica del decreto 122, tale da riconoscere pienamente le anzianità maturate nel 2013. Si potrebbero restituire così i 300 milioni di euro che il Governo Letta ha preso dalle retribuzioni del personale bloccando gli scatti di anzianità 2013 e portando la scuola nella singolare condizione di dover subire una doppia penalizzazione: blocco del contratto e blocco degli scatti. Un pasticcio che sembra non finire mai.
Valerio Esca