PONTICELLI. Se la scuola è nelle mani di bulli e teppisti
Quattro diverse scuole di Ponticelli finite nel mirino di una banda di teppisti. Quattro scuole, l’ultima è stata la media “Marino”, devastate nel giro di una notte. I colpevoli? Impossibile individuarli. Ma di danni ne hanno fatti parecchi, rompendo vetri e portando via computer. Difficile far capire a questi giovani esemplari di capra, senza offesa per l’animale, che i beni distrutti sono anche di loro proprietà. L’importante, a quanto pare è solo saltare le lezioni, o magari dare “una lezione” a qualche insegnante che ha avuto la pretesa di fare lezione. Chi può dirlo. L’unica cosa certa è che nell’ultimo raid scolastico i teppisti in erba non si sono limitati a qualche scritta sulle pareti. No, meglio allagare la scuola e distruggere tutto. Porte, finestre, impianti, libri e lavagne. Un disastro tale da richiedere l’intervento della polizia scientifica. Magari i genitori di questi ragazzi, ammesso che di adolescenti si tratti, saranno pronti a stigmatizzare il tutto parlando di una bravata. Perché si sa, quando qualcosa poi va storto “sono tutti bravi ragazzi”. L’unica cosa difficile da capire è perché mai un bravo ragazzo dovrebbe introdursi in una scuola e distruggere tutto. Fosse veramente così cosa dovrebbero fare i teppisti? Starsene a casa a fare i compiti? O magari aiutare gli anziani ad attraversare la strada… E’ evidente che qualcosa non torna. Ironia della sorte, proprio l’istituto Marino era stato premiato alla memoria di Giancarlo Siani per aver inventato un gioco di società contro il bullismo e il vandalismo. Ma a quanto pare, non sempre “giocando si impara”.
Raffaele Nespoli