RECUIEM. Valentina Carnelutti stravince la sezione Italiana Corti del Torino Film Festival

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Di un requiem la vittoria al Torino Film Festival di ReCuiem di Valentina Carnelutti ha solo la solennità. Vince nella sezione Italiana Corti il massimo riconoscimento, il Premio Chicca Richelmy per il Miglior Film.

“Per la sensibile compiutezza e originalità di sguardo con cui l’autrice ha raccontato un momento traumatico e definitivo quanto naturale, intimo e familiare quale è la morte. L’opera non indulge in una rappresentazione esibita del dolore, preferendo invece assumere un taglio di positiva ambiguità, ritrae un momento di muta e attonita sospensione nella quale convivono emozioni e reazioni delle tre fasi dell’esistere: infanzia, maturità e vecchiaia”. Questo il giudizio della commissione.

L’autrice di ReCuiem, cortometraggio di 20 minuti che ha conquistato pubblico e critica, alla sua prima prova di regia, è già un’affermata e stimata attrice che il grande pubblico ha amato fin da La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, di cui si festeggia in questi giorni il decennale.

E nella vita Valentina Carnelutti è anche mamma, più o meno single, e lo è diventata giovanissima.

Così, l’idea di questo film nasce circa 10 anni fa rispondendo alla domanda di mamma sola con due bimbe piccole: “che ne sarebbe delle mie figlie se morissi adesso”.

“ReCuiem”, che nel suo titolo porta l’errore della  “c” al posto della “q” proprio come se fosse scritto da un bambino, sperimenta una giornata in tal senso, 24 h in cui i piccoli Leo e Annetta, ignorando se la loro mamma dorma o sia morta, trascorrono da soli l’intera giornata. Fino a quando non arrivano altri adulti a sciogliere l’ambiguità.

La sua vittoria al Festival di Torino è davvero una festa, un inno alla vita e al lavoro serio, indipendente, meticoloso di una talentuosa attrice italiana, ormai anche autrice e regista. (ph scena: vivacinema.it. ph valentina carnelutti: cinemafreeonline.it).

Martina Caldo

Martina Caldo
Lavora come se non avessi bisogno di denaro, ama come se non ti avessero mai ferito e balla, come se non ti vedesse nessuno.

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