RENZI. Una scuola a “doppio taglio”

Posted On 11 mar 2014
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Parte della credibilità del nuovo premier si giocherà sul piano delle politiche per la scuola. Renzi ha infatti la possibilità di fare molto bene o molto male, dipenderà da quanto riuscirà ad incidere sulle scelte della maggioranza di governo. Comunque la si pensi, il suo non sarà un compito semplice. Eppure, anche se consapevole delle difficoltà, il neo eletto premier non si è risparmiato. La scorsa settimana  ha rilanciato,  sottolineando che si deve «dare una corsia preferenziale ai soldi destinati alla scuola, perché si spendano con tempi più serrati di quelli previsti dalle norme vigenti. L’ambizione di partire dalla scuola però non è solo un investimento di natura edilizia – ha detto - ma di natura educativa e culturale fondamentale, serve a riconnettere il rapporto tra cittadini e istituzioni». Tutto giusto, anche se a Napoli e provincia; ma è facile ipotizzare che lo stesso avvenga in molti altre città d’Italia, la priorità e quella di “riconnettere” il soffitto con le pareti, le mattonelle con il pavimento. Insomma, la situazione è talmente grave che si deve partire dalle basi. Dalle “fondamenta, tanto per restare in tema di ristrutturazione. Poi, ben venga tutto il resto. Auguriamoci veramente che la scuola torni ad essere «la patria della bellezza». Perché è vero che è un «luogo di sogni» ma è altrettanto vero che, se non si cambia qualcosa in fretta, i sogni rischiano di restare tali. In definitiva, per Renzi, il tema scuola può rivelarsi un’arma a doppio taglio.

Raffaele Nespoli

Raffaele Nespoli
Chi non conosce la verità è uno sciocco. Ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente. (Bertolt Brecht)

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