SAN FRANCISCO E NAPOLI. Così lontane e così vicine
“A San Francisco c’è la cosiddetta ‘mentalità dell’isola”, ovvero l’attitudine che la città, circondata per i suoi tre lati dall’acqua, fosse una provincia distaccata, non così parte del continente americano, un po’ come i nati a Napoli che si considerano prima Napoletani e poi Italiani. Un’illusione che a metà del secolo è stata dissipata”. Così scriveva Lawrence Ferlinghetti, padre della Beat Generation, nell’introduzione a una guida letteraria di Bill Morgan sulla grande città della California, che in effetti con Napoli ha molto a che fare. La libreria e casa editrice City Lights, dagli anni ’50 punto di riferimenti dei poeti e degli artisti beat, si trova nel quartiere italiano di “Frisco”, proprio accanto al “Cafè Vesuvio”, ritrovo per eccellenza dei beatnik. Appare evidente che, ad li là degli oceani, le due città di mare siano davvero unite, dal punto di vista delle affinità geografiche e del modo di vivere. Proprio come Napoli, San Francisco ha una vocazione tollerante e cosmopolita ed è patria di creatività e genialità.
Arrivi lì e davvero non puoi fare a meno di pensare alla città partenopea. San Francisco è veramente molto simile per il suo svilupparsi in collina, con strade che salgono e che scendono. E quella luce abbagliante, quell’azzurro tenue, il vento salino che viene su, il frenetico via vai, il traffico, il molo dei pescatori. Tutto sembra una Napoli americana, più moderna e all’avanguardia. Ci si sente davvero a casa e forse si capisce quanto forte sia il legame con la terra a Stelle e Strisce per gusti, libertà e per il sentirsi unici.
La baia di San Francisco è una vasta area metropolitana di circa 7 milioni di abitanti e alla mente riporta il sovraffollamento umano della provincia partenopea. Anche i tipici “cable car”, i piccoli tram che fanno su e giù tra le colorate case di Frisco, ricordano un po’ “papuncielli” che c’erano a Napoli a inizio secolo e che attraverso una rete di fili elettrici collegavano una parte e l’altra della città. San Francisco è città di mare come Napoli, dove il mare si vive 365 giorni all’anno. Un tour ideale può partire dal Ferry Building, che in passato era un nodo importante per i trasporti e che oggi è diventato un luogo fantastico dove fare colazione. Lì sul molo, coi tavolini all’aperto, in mezzo ai gabbiani e agli artisti di strada, ricordandosi vagamente di Mergellina. Sempre a livello marittimo, da non perdere è il Fisherman’s Wharf (molo del pescatore), punto d’attracco per le barche da pesca e per moltissime otarie. Una zona piena di negozi, locali e ristoranti. Favolosi sono i banchi dei crostacei, specialmente granchi (simbolo del Fischerman’s) da gustare cotti a puntino, impanati, fritti o in un panino farcito. Attrazione principale del posto è il Pier 39, un vero e proprio centro commerciale ed un’attrazione turistica con negozi, una sala video con proiezioni in realtà virtuale tridimensionali, spettacoli di strada, acquario cittadino e una giostra veneziana. Ma soprattutto è lì che si trovano i leoni marini della California da fotografare e accarezzare.
Se Napoli è città panoramica, San Francisco non scherza. I suoi continui sali-scendi creano prospettive mozzafiato, da ammirare in alcuni punti strategici come Coit Tower, la torre d’osservazione di Telegraph Hill. E che dire di Lombard Street, una delle vie più caratteristiche che sorge su un’altra importante collina della città, Russian Hill, in cui gli automobilisti si divertono a fare la gimkana tra fiori profumati nelle aiuole e scorci di mare infinito negli occhi. Non mancano di certo i cinesi, che affollano anche Napoli nella zona della Ferrovia.
A San Francisco invece Chinatown è nel cuore del centro, a due passi da Union Square che è cuore pulsante commerciale. La Chinatown di Frisco è la più antica e numerosa comunità cinese degli USA. Attraversarla dà la sensazione di attraversare uno dein tanti film polizieschi americani, tra archi orientali, fasci di lanterne rosse mezzo alla strada, dragoni decorati, tempi buddisti e portali dorati. Haight Asbury è invece il quartiere che fu centro del movimento hippie negli anni sessanta, che è stato succeduto dal Beatnik, movimento sorto nel quartiere di North beach alcuni anni prima della famosa Summer of Love del 1967. La cultura hippie è ancora presente, testimoniata dalle numerose luci psichedeliche che di sera illuminano le strade.
Da non disdegnare, nella baia di San Francisco, una visita all’isola di Alcatraz, dove ha sede la tristemente famosa prigione che chiuse i battenti nel 1963. È possibile fare un tour di circa un’ora sull’isola, accompagnati da un’audioguida e da ricostruzioni della vita all’interno del carcere. Ma il vero simbolo della città è il Golden Gate, l’enorme ponte rosso che unisce San Francisco alla contea di Marin: 2700 metri di lunghezza sorretti da 2 giganteschi piloni che resistono da anni e anni ai forti venti e alle impetuose correnti della baia. Attraversandolo, si può arrivare a Sausalito, graziosa località di mare conosciuta anche come la Positano d’America. Anche da questo punto di vista, le affinità con Napoli non mancano. Miglia e miglia di viaggio, per trovare una città gemella che certamente strapperà un sorriso.