SANREMO 2014. LOVEpress racconta i BIG
Fervono i preparativi nella città dei fiori: alla vigilia della prima serata del 64° Festival della Canzone Italiana, condotto da Fabio Fazio con Luciana Littizzetto, l’Ariston di Sanremo è ancora animato da prove fino e a tarda notte. Noi ne approfittiamo per riepilogare la trama di Sanremo 2014, la kermesse in onda, come sempre su Raiuno, dal 18 al 22 febbraio. Cominciando coi big e le loro canzoni, tra conferme di classe e splendide sorprese. Quattordici veterani in gara, ventotto canzoni, due a testa, che si riducono, grazie al mix di televoto da casa e voto della Giuria della Stampa, ad una, quella che continua, tra mercoledì 19 e giovedì 20 febbraio. Competizione sospesa venerdì 21 in favore della formula “Sanremo Club”, nell’ambito della quale si omaggia la grande musica italiana e alcuni dei Big ricevono graditi ospiti: e così Antonella Ruggiero sceglie di cantare da sola i New Trolls di “Una Miniera”, mentre Arisa ospita i Whomadewho e si cimenta con Franco Battiato e la monumentale “Cuccurucucu” . Cristiano De André canta da solo Faber, “Verranno a chiederti del nostro amore”, mentre Frankie Hi-Nrg accoglie Fiorella Mannoia per “Boogie” di Paolo Conte. Francesco Renga e Edoardo Bennato cantano “Un giorno credi”, mentre è bella e dannata quanto basta la coppia composta dall’ex leader de Le Vibrazioni Francesco Sarcina e Riccardo Scamarcio , sulla “telefonata” “Diavolo in me” di Zucchero. Giuliano Palma, amatissimo a Napoli, dove i suoi live sono sempre più che sold out, si cimenta nientemeno che col Pino Daniele di “I say i’ sto cca’”. Giusi Ferreri incontra gli attori Alessio Boni e Alessandro Haber per “Il mare d’inverno” di Ruggieri. Noemi scomoda i poeti e canta Ivano Fossati, “La costruzione di un amore”, mentre i promettenti Perturbazione incontrano la bella Violante Placido, aka Viola, e cantano Francesco De Gregori, “La donna cannone”. La coppia più bizzarra del festival, composta da Raphael Gualazzi in gara col producer elettronico e mascherato Bloody Beetroots, che ricorda i Daft Punk, incontra addirittura il rocker ex Mötley Crüe (e ex marito di Pamela Anderson) Tommy Lee per l’inno nazionale “Nel blu dipinto di blu”. Il giovane cantautore pugliese Renzo Rubino con la voce campana e raffinata di Simona Molinari canta Giorgio Gaber, “Non arrossire”, il talentuoso autore Riccardo Sinigallia canta con l’intensa Paola Turci, Marina Rei e Laura Arzilli il manifesto “Ho visto anche degli zingari felici”. Infine a Ron il compito, doveroso, di omaggiare il padrino musicale Lucio Dalla intonando, da solo, la splendida “Cara”.
LE CANZONI DEI BIG
La veterana sanremese Antonella Ruggiero, in costante e geniale bilico tra musica colta e super hit come Stasera che sera e Per un’ora d’amore(rifatta anche coi Subsonica), è alla sua undicesima presenza al Festival. L’anno scorso ha cantato coi Marta sui Tubi “Nessuno” della paroliera napoletana Antonietta de Simone, immortalata sul palco dell’Ariston nel ’59 da Betty Curtis e Wilma De Angelis. Quest’anno canta “Quando balliamo” e “Da lontano”, entrambe tratte da “L’impossibile è certo”, il nuovo album, la cui uscita è prevista proprio nei giorni del Festival.
La figlia di Sanremo Arisa, alla sua quarta esibizione al festivàl, si allinea al trend dettato dalla Ruggiero e presenta due canzoni dal nuovo album, anch’esso in uscita nei giorni della kermesse, quasi a concentrarsi sull’aspetto più segreto del festival, quello di primaria vetrina per addetti ai lavori, che tra i ristoranti e i club di Sanremo chiudono tour, festival, date di concerti e tutto lo spettacolo musicale della primavera/estate del Belpaese. Arisa dunque sceglie di cantare il bolero scritto insieme con Cristina Donà e Saverio Lanza dal titolo “Lentamente (il primo che passa)”, e “Controvento” (scritta con Giuseppe Anastasi). L’album è invece “Se vedo te (Warner Music)” in uscita il 20, tour già pianificato per la primavera con gli archi di Gnu Quartet.
Il super figlio d’arte Cristiano De Andrè, pure lui alla quarta partecipazione al Festival, torna a Sanremo dopo l’album del 2013 “Come in Cielo così in Guerra”, uscito con Nuvole, la label voluta da Faber, e realizzato con la collaborazione di Corrado Rustici. Questa settimana il figlio del poeta di “Non al denaro non all’amore né al cielo” comincia cantando i brani “Invisibili” e “Il cielo è vuoto”.
Il bel Francesco Renga, che esordì sul palco dell’Ariston da leader dei Timoria, nel ’99, con “L’uomo che ride”, ha un album in cantiere e in uscita nel 2014, ma non c’è ancora una data. Al festival canta “A un isolato da te” e “Vivendo adesso”.
L’altro bel tenebroso è Francesco Sarcina, che pure si presenta orfano delle sue Vibrazioni per cantare “Nel tuo sorriso” e “In questa città”: vedremo quanto siamo distanti dal miracolo di “Dedicato a te” del 2003, primo in classifica per quindici settimane, dall’album “Le Vibrazioni”, 400.000 copie e una montagna di premi.
Emerge da sei anni di silenzio il talentuoso e tosto Franke Hi Energy, caposaldo della densa presenza Rap e Hip Hop che caratterizza questo Sanremo sessantaquattro (tra i giovani l’hip hopper campano Rocco Hunt); anche lui con un nuovo album in uscita nei giorni del festival (20 febbraio, per le edizioni di Frankie Hi-Nrg MC), canta (o forse spara?) “Pedala” e “Un uomo è vivo”. E intanto qui non si può fare a meno di ripercorrere a mente la perfetta macchina delle liriche di “Quelli che benpensavo”.
L’uomo-live Giuliano Palma (i suoi concerti hanno sempre straordinari riscontri), ex leader dei Bluebeaters, è alla prima partecipazione da solista al festival, benchè due anni fa abbia duettato con l’amica Nina Zilla nella splendida “Sempre lontano”. Quest’anno canta da solo, e canta “Così lontano” e “Un bacio crudele”.
Giusy Ferreri canterà “L’amore possiede il bene” e “Ti porto a cena con me”. L’artista, consacrata dall’edizione 2008 di X-Factor, che per l’altro non vinse ma che le valse un contratto con Sony BMG e l’inizio del fortunato sodalizio con Tiziano Ferro, il quale produrrà “Gaetana”, l’album del 2008 5 volte disco di platino.
Pare essere la favorita dai bookmakers britannici la rossa Noemi altra creatura di X-Factor 2008, consacrata dal successo del singolo “Briciole” del 2009, che addirittura entra anche nella top 100 della classifica europea di Billboard e ottiene il disco d’oro. A Sanremo Veronica-Noemi presenta due brani registrati a Londra, dove la cantate dell’ottantadue si è traferita per cercare nuovi sound che si attendono perciò molto poco sanremesi; si tratta di “Bagnati da sole” e “Un uomo è un albero”.
Con Ron chiudiamo idealmente una rosa di esperienze “classiche”. Il co-autore della musica per “Piazza Grande”, poi portata a Sanremo ’72 dall’indimenticabile Lucio Dalla, canterà “Un abbraccio unico” e “Sing in the rain”.
Sorprese invece, come anticipavamo, nell’ultimo gruppo di quattro che raccontiamo: è il caso del cantautore e chitarrista Riccardo Sinigallia, corposo talento autoriale, dal 1994 autore per Niccolò Fabi di cui arrangia e produce i primi 2 album “Il giardiniere” e “Niccolò Fabi” e con cui firma – tra le altre – canzoni come “Dica”, “Capelli”, “Rosso”, “Vento d’Estate”, “Lasciarsi un giorno a Roma”. Nel 1997 produce e firma alcune canzoni de ” La favola di Adamo ed Eva” di Max Gazzè, tra cui “Cara Valentina”, “L’amore pensato”, “Una musica può fare” e la già citata “Vento d’estate”. È dello stesso periodo il ritornello della già citata “Quelli che benpensano” di Frankie Hi-Nrg. Nel 2000 esce l’album “La descrizione di un attimo” di Tiromancino, di cui cura la produzione artistica ed è co-autore di tutte le canzoni, tra cui quella che darà il titolo al disco, ma anche di “Due destini” che sarà nei titoli di coda de “Le fate ignoranti”. A Sanremo 2014 ci mette finalmente la faccia con “Prima di andare via” e “Una rigenerazione”; anche per lui release del nuovo album fissata al 20 febbraio, il titolo è “Per Tutti” (Sugar).
Il ventiquattrenne pugliese Renzo Rubino viene dritto dritto dalla vittoria alle selezioni di Area Sanremo 2013 con la canzone “Il postino (amami uomo)” a cui ha fatto seguito la gara tra i giovani nella kermesse dello stesso anno. Il giovane cantautore, che si è guadagnato il suo posto al sole grazie alla fucina di Musicultura nel 2011, compone col pianoforte e ama le liriche di Lucio Dalla, Sergio Endrigo e Piero Ciampi. Nella città dei fiori approda, quest’anno, con “Ora” e “Per sempre e poi basta”.
I torinesi Pertubazione di Tommaso Cerasuolo sono gli autori di “In Circolo” , l’album del 2002 che Rolling Stones ha inserito nella sua lista dei 100 dischi italiani più belli di sempre. Un esordio all’insegna della qualità assoluta dunque, centinaia di concerti all’anno nel circuito undergrond, un indiscusso e robusto talento fa degli gli artisti di Pertubazione, oggi sotto contatto con Mescal (Subsonica, Afterhours, Bluvertigo tra gli altri), la presenza più interessante del Festival 2014. I Pertubazione sono oggi, oltre al leader Tommaso Cerasuolo alla voce e mandolino, Elena Diana al violoncello, Gigi Giancursi alla chitarra e cori, Cristiano Lo Mele alla chitarra e tastiere, Rossano Antonio Lo Mele alla batteria e Alex Baracco al basso; suonano e cantano “L’Unica” e “L’Italia vista dal bar”.
Chiudiamo con l’incontro più originale del festival 2014, quello tra il piano swing e rag-time di Raphael Gualazzi e l’electro producer con la maschera The Bloody Beetroots, ovvero Sir Bob Cornelius Rifo, classe 1977, produttore, musicista e dj, autore dell’album d’esordio “Romborama” del 2009, più di due milioni di copie vendute nel mondo underground, mentre “Hide” del 2013, su etichetta Ultra-Sony Music, ospita il brano Out Of Sight, che Sir Rifo compone nientemeno che con l’ex Beatles Paul McCartney. I brani sanremesi della strana coppia sono “Liberi o no” e “Tanto ci sei” e noi, siamo certi, ne vedremo delle belle.
Rosa Criscitiello