SANREMO. Le canzoni che meritano di essere ancora ascoltate dopo il Festival
“Tutti cantano Sanremo” recita il claim della 65esima edizione del Festival della Canzone italiana, noi rispondiamo prontamente “ma anche no”. Delle 28 canzoni in gara molte, come la storia ci insegna, rimarranno dimenticate in un angolo remoto degli immensi archivi discografici, in attesa di un download che probabilmente non arriverà mai. Brani che elemosineranno ascolti persino su Youtube dove, se fortunati, otterranno una manciata di visualizzazioni, spodestati dal video di un gatto tigrato che cerca di mordersi la coda girando su sé stesso.
Vogliamo invece rendere giustizia a quelli che secondo il nostro irrilevantissimo parere, hanno quel “je ne sais quoi” che li lascerà impressi nella nostra testa. Rivendicandoli da quell’oblio a cui sono destinati.
Chanty – Ritornerai
Ingiustamente eliminata al primo turno questa canzone ha davvero qualcosa di speciale. Il singolo della cantautrice ligure (nata in Tanzania) racconta la storia di un amore proibito e malinconico, provato in segreto. Una storia di ordinaria amministrazione ricca di malinconia. Una di quelle che ami ascoltare quando hai il cuore ferito e fuori la pioggia sembra non volersi fermare mai.
Enrico Nigiotti – Qualcosa da decidere
Il brano d i Nigiotti racconta di un amore giovanile, un amore che sta per sbocciare ma deve ancora fiorire. Momenti ricchi di dolcezza e romanticismo che precedono l’esplosione melensa ed esternamente fastidiosa di due cuori che si incontrano. Praticamente quel qualcosa che viene a mancare inevitabilmente nelle storie post 30 ma che ti piace comunque ricordare giusto per una forma di autolesionismo congenito. Fantasia poca, ma il ritmo riscatta la banalità del testo.
KuTsO – Elisa
Simpatici, irriverenti e scanzonati I Kutso non sono esattamente “questi sconosciuti”, soprattutto nel panorama indie italiano. Pensate che nel 2014 hanno suonato sul palco del concertone del primo maggio, roba non da tutti insomma. La loro canzone, una melodia incalzante tra lo ska e il rock alternative, è senza pretese e racconta con un velo di ironia le prime esperienze di una coppia col sesso. Molto divertente e “logorroica”.
Nina Zilli – Sola
L’unica nota squisitamente soul di questo Festival di Sanremo 2015 ha presentato una canzone di cui è anche autrice, che rispecchia in pieno la sua personalità artistica. Sola si conferma un brano elegante ed intenso, che si inserisce perfettamente nel solco del raffinato repertorio di Nina Zilli
Irene Grandi – Un vento senza nome
Un testo strong che si appoggia su un letto di note dolci. Una canzone al femminile che parla della forza delle donne che combattono per un futuro migliore. Il vento senza nome di Irene Grandi è soprattutto ribellione, volontà di cambiare l’esistenza accettando le nuove sfide. Parole che potevano essere portate sul Palco dell’Ariston solo da un temperamento forte come il suo.
Chiara Amendola