SARA TESSA E IL ROSA EROTICO. Quando il self-publishing funziona
L’operazione l’aveva già fatta con Anna Premoli e il suo Ti prego lasciati odiare: una sconosciuta che vince il premio Bancarella 2013 e vende 130mila copie. Sto parlando della Newton Compton, la casa editrice che, mentre ripubblica i grandi classici a un euro, punta anche a ricreare la magia – e il successo – dei libri alla Liala (con un eros molto più esplicito, naturalmente). E ci riesce. La saga delle signorine che sbarcano in libreria e si piazzano ai primi posti dei libri più venduti d’Italia, prosegue con Sara Tessa e il suo L’uragano in un batter d’ali (Newton Compton, pagg. 347, euro 9,90). Lei la trovo abbastanza in gamba, però. È una che si è autopubblicata il suo romanzo rosa-erotico e, senza troppo sforzarsi a promuoverlo, ha avuto successo grazie al passaparola tra le lettrici. Ora è passata dal self-publishing allo scaffale dei best seller in libreria. E si capisce il perché. Il romanzo funziona: a partire dall’ambientazione a New York, la città dove tutto è possibile e dove si può sempre ricominciare, fino ai personaggi estremi e comuni al tempo stesso, senza alcuna caratterizzazione fisica particolare ma le cui vicende ce le potremmo facilmente figurare in un film (non adatta ai minori di 18 anni, ovviamente). Le donne parteggeranno tutte per Sophie, che dal Nevada torna a New York per ricostruirsi una vita dopo una storia finita male. I maschi per il ricco e cinico Adam, che la ragazza incontra e con cui subito scatta il gioco perverso di una seduzione cui è impossibile sottrarsi. In qualche modo la tenacia, la passione e l’amore riescono a fare breccia nel cuore e nella solitudine dell’uomo. Sì lo so, sembra la trama delle “50 sfumature” e il sadomaso c’entra anche qui, però la Tessa ha una marcia in più: riesce ad agevolare la mimesi, a entrare nella testa dei personaggi, ed è la sua scrittura, più della storia in sé, a far leggere il libro tutto d’un fiato.
Ida Palisi