SERVIZIO CIVILE. Arrivano i tagli del Governo
Cari ragazzi, l’acqua è poca e la papera non galleggia. Purché la papera sia quella della gente comune. Perché, non si sa come, anche quando l’acqua è poca ci sono papere che continuano a nuotare felici. Ma torniamo alla gente comune. Nei giorni scorsi è uscita la notizia che, nonostante le buone intenzioni della Giunta della Campania i tagli del Governo incideranno sul servizio civile. In particolare, la Giunta aveva previsto nell’ultimo bilancio regionale risorse aggiuntive per 3,5 milioni di euro per il servizio civile, più del doppio della somma stanziata nel 2011 (pari allora a 1,5 milioni di euro). Ma il Governo ha scelto di tagliare i fondi «sortendo l’effetto devastante della decurtazione per la Campania, in un momento di crisi come quello attuale, di 350 volontari». Ad ogni modo: «Grazie all’intervento finanziario diretto di Palazzo Santa Lucia si è riusciti ad evitare il tracollo di un servizio che coinvolge migliaia di giovani ogni anno e che rappresenta per molti un’opportunità sociale, formativa e culturale in grado, in molti casi, di offrire anche una prospettiva per il futuro». Dopo il mancato finanziamento dello scorso anno, il Governo taglia in tutta Italia i volontari rispetto al 2011, portando il numero complessivo da 18.400 a 14.700 unità in Campania, senza le risorse regionali, la riduzione sarebbe stata pari a 350 unità. Con lo stanziamento aggiuntivo di Palazzo Santa Lucia il taglio è comunque consistente: 232 volontari in meno, che in un territorio vasto come il nostro, in cui l’incidenza della popolazione giovanile è la più alta del Paese, significa lasciare a casa le speranze di tantissime ragazze e ragazzi dai 18 ai 29 anni.
Raffaele Nespoli