SINGAPORE. PILLOLE DALLA CITTA’ FUTURISTICA. Viaggio nei quartieri
Una visita a parte meritano alcuni quartieri di Singapore. Chinatown e Little India sono piccole borgate dal fascino etnico nel cuore della città. Un assaggio del mondo arabo arriva invece da Arab street.
Si può partire con un giretto a Chinatown, anche se non è tra le più autentiche dell’Asia. Eppure, resta un luogo gettonatissimo per i suoi piccoli negozi di seta e batik, per l’oggettistica curiosa, le vetrine delle vecchie erboristerie mediche che espongono barattoloni di vetro contenti le cose più bizzarre, e le bancarelle che servono cibo locale saporito. Assaggiate i bamboo, piccoli dolci di zucchero e bamboo ricoperti di farina di cocco colorata che vengono serviti bollenti. Una delizia che trovate ai chioschetti di Pagoda Street, la strada principale di Chinatown. Lì vicino, lo Sri Mariamman, il più antico tempio indù della città dedicato all’omonima curatrice. Lasciate fuori le scarpe ed entrate per vedere la sua statua. Vi imbatterete in riti, canti, suoni, e sacerdoti che offrono fiori e frutta alle divinità, in uno scenario surreale di draghi giganti dorati.
Passeggiando verso Nord visitate Kampong Glam (Arab Street), piccolo e curato quartiere arabo dove si erge la cupola dorata della moschea Masjid Sultan, circondata da botteghe piene di tappeti, tessuti e preziosi pezzi d’artigianato.
Poco più su, Little India rinomata per i suoi templi. Il più affascinante resta quello di Srinivasa Penuma. Il quartiere è sempre pieno di turisti che passeggiano tra negozi di souvenir, botteghe che preparano collane di fiori per i riti induisti e baretti nascosti tra i vicoletti dove si lavora la canna da zucchero per farne un succo delizioso.
Consiglio: pashmina sempre in borsa per entrare nei templi senza attrarre sguardi indiscreti.
Melania Bifaro