STORIA DI CATERINA. L’amore omosex quando non esisteva l’identità gay

Posted On 18 mar 2014
Comment: Off

Storia-di-Caterina-che-per-ottanni-vesti-abiti-da-uomo

«In Roma fu una Fanciulla di bassa condizione figliuola di un Legnajuolo Catterina Vizzani nomata. Costei essendo d’età di quattordici anni non d’altro amore si sentì mai accesa che verso le Fanciulle sue pari, alle quali sempre tenea dietro ardentemente amandole non come Fanciulla, ma come uomo stata fosse». Venticinque anni vissuti da uomo, invece era una donna. La cosa si scoprì solo quando Caterina Vizzani fu ferita a morte, mentre scappava travestita da giovane garzone, insieme alla sua amante, la nipote di un parroco, che aveva convinto a scappare per sposarsi. Potrebbe essere una fuga d’amore come tante, se non fosse accaduta tre secoli fa, quando questioni di genere e di identità sessuale non erano all’ordine del giorno come oggi. Correva l’anno 1743, e parole come “travestito” e “omosessuale” non erano neanche entrate nel vocabolario. È un’interessante storia d’altri tempi, quella che ricostruisce nel libro Storia di Caterina che per ott’anni vestì abiti da uomo (Il Mulino, pagg. 260, euro 16) il sociologo Marzio Barbagli, professore emerito dell’Università di Bologna e autore di diversi studi sull’omosessualità. Romana, Caterina inizia a travestirsi da maschio a 14 anni per amoreggiare con la ragazza che le da lezioni di ricamo. E da qui cominciano i suoi guai, tra fughe e amori illeciti e una fama di donnaiolo. Travestita per otto anni da ragazzo, Caterina viene raggiunta da un’archibugiata il 16 giugno 1743 sulla strada per Siena e muore qualche giorno dopo in ospedale, dove fanno una scoperta incredibile: le sue fattezze sono quelle di una donna. Il suo corpo viene anche esposto in chiesa, per accontentare il popolo che crede sia santa, perché si è mantenuta pura con «tanta costanza». Non crede però a questa versione dei fatti un medico dell’epoca, il chirurgo Giovanni Bianchi che riconosce in lei il servitore Giovanni Bordoni e scrive della sua follia «nell’amare solamente quelle del medesimo sesso». Una storia intrigante, che Barbagli riprende per raccontare anche come è stato vissuto e considerato l’amore gay in tempi in cui le teorie parlavano solo di corruzione morale o di anomalie fisiche.

Ida Palisi

Ida Palisi
I was in the middle when I knew I had begun.

Articoli Correlati