SUPERNAPOLI A DOHA. Vince la coppa all’ultimo (8-7) rigore contro la Juventus
DOHA – Quando il più scarso ti fa vincere la Coppa. Quando batti la squadra più odiata all’ultimo rigore a oltranza. Nella notte in cui i due argentini che a lungo sono stati in predicato di vestire la maglia dei padroni delle Fiat, Tevez e Higuain (e invece solo il secondo ha avuto la fortuna di accasarsi dove il sole non muore mai), si contendono a colpi di doppiette la vittoria finale, ma a mettere la parola fine alla gara ci pensa un portiere brasiliano con la faccia da… schiaffi. Passa dalle mani di Raphael Cabral, considerato il tallone d’achille della squadra, la vittoria del Napoli in Qatar contro la Juventus. L’8-7 finale, dopo i calci di rigore a oltranza, che consegna la Supercoppa agli azzurri, lo si deve a una strepitosa parata dell’estremo difensore brasiliano sul calcio di rigore di Padoin. C’è tutto nella partita di questa sera. C’è tutto nel volto raggiante di felicità del presidente, Aurelio De Laurentiis, e nel ghigno rabbioso del dg bianconero Marotta. C’è la sofferenza, la rimonta, la fatica, quell’esigenza di dover andare sempre oltre il limite per superare gli eterni rivali, che stasera non hanno trovato in Valeri un arbitro generoso e quindi se la sono dovuta giocare alla pari. Una gara nella quale, e questo è giusto rimarcarlo, il Napoli ha meritato la vittoria. Ha giocato, ha dominato per buona parte della partita, ed è stato colpito da Tevez solo grazie alla bravura dell’attaccante argentino. Ma anche in una di quelle partite che se le rigiocasse altre 100 volte non le perderebbe mai. E adesso per Rafa Benitez il bilancio del 2014 si chiude con una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana… non male per essere l’allenatore del Napoli. Ma l’avventura continua.
Pier Paolo Petino