TELEPRESENZA OLOGRAFICA. Il futuro della comunicazione
Qualche tempo fa, poco prima che Apple lanciasse la versione 4s del melafonino, su youtube girava un video bufala che mostrava il nuovo iPhone in azione. L’utente lo poggiava su una scrivania e il cellulare iniziava a proiettare una sorta di tastiera olografica con la quale scrivere e chattare. Più che di prodigi della tecnica si trattava allora di prodigi da pc, nel senso che la nuova funzione era frutto della fantasia di un abile montaggio. Oggi però la realtà sembra aver superato la fantasia. Anche le telefonate infatti diventano 3D. Grazie ad una sofisticata tecnologia è possibile vedere il proprio interlocutore come se fosse accanto a noi. Questa incredibile novità è il frutto del lavoro di un gruppo di ricerca italiano guidato dall’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ino-Cnr) e della società Quintetto. Il progetto si chiama “Telepresenza olografica”, il nome è già tutto un programma, e permette grazie ad una sorta di cabina telefonica di vedere la proiezione 3D dell’interlocutore, utilizzando una semplice connessione internet. In questo modo si ha la percezione di essere realmente seduti di fronte ad un interlocutore “reale” e non ad una sua rappresentazione. Il progetto si è concentrato molto sul realismo, studiando in maniera approfondita tutti gli aspetti legati alle caratteristiche dell’ambiente e della luminosità. Certo se questa tecnologia dovesse conquistare anche il mercato dei cellulari potremmo trovarci presto proiettati in una realtà ancor più virtuale di quanto non lo sia oggi. Affascinate, ma per certi aspetti anche molto inquietante.
Raffaele Nespoli