TERRA DEI FUOCHI Se un pentito diventa una star
L’Italia intera sembra essersi accorta che in Campania esiste un “piccolo” problema di rifiuti sversati nelle viscere della terra. Meglio tardi che mai. Però c’è una cosa sulla quale si riflette poco e che invece meriterebbe un pizzico di attenzione: lo spazio e il credito che viene dato al pentito Carmine Schiavone, che ormai come una specie di oracolo parla da ogni canale tv. Racconta di uranio e rifiuti di ogni genere sepolti qua e la, come se fosse normale, come se il solo fatto di aver deciso di “collaborare” con la giustizia lo assolvesse da ogni azione commessa. Forse sarebbe bene riflettere sul fatto che di rifiuti e di scorie industriali hanno parlato per anni anche medici stimati, ogni volta tacciati di creare allarmi o di avere una fervida immaginazione. Nel tempo molte voci si sono perse nel vento, e oggi stiamo tutti qui a pendere dalle labbra di un pentito? Non ci dimentichiamo che se siamo dove siamo è proprio per le azioni compiute da uomini come Schiavone. Ma del resto questo è il metodo all’italiana; c’è un problema? Neghiamo fino all’evidenza e poi, quando proprio non se ne può fare a meno, via con un po’ di scarica barile. I colpevoli? Solitamente non ce ne sono mai, e se ci sono vengono condannati solo quando ormai sono belli e che andati. E che fa se poi una popolazione intera inizia ad ammalarsi di tumore, se centinaia di bambini muoiono. E in questo vuoto cosmico la camorra ringrazia e si prepara al prossimo business, non ci dimentichiamo che nei prossimi anni si spenderanno centinaia di milioni per le bonifiche. Non verremo mica farci trovare impreparati?!
Raffaele Nespoli