UNIVERSITÀ. Il dl affossa gli Atenei del Sud. Turn over più alto nella ex Università di Pisa del ministro Carrozza
Il decreto di ché se ne dica aumenta e non poco la disparità tra gli atenei del Nord e quelli del Sud. Ma in che modo? Il decreto legge scuola prevede che le risorse umane da destinare alle varie Università, non vengano più calcolate ateneo per ateneo, ma sommate in un’unica banca dati da cui si estraggono i Punti Organico che determinano le nuove assunzioni. I Punti Organico vengono calcolati in base all’Isef (Indicatore di Sostenibilità Economico Finanziaria) basato sul rapporto tra entrate (tasse studentesche e fondi ministeriali) ed uscite (spese per il personale e debiti vari). La possibilità di assumere personale che possa sostituire quello andato in pensione (visto lo sblocco del turn over) o che possa presenziare nuove cattedre dipende da un fattore puramente economico: gli atenei con Isef positivo potranno assumere sempre più personale e di conseguenza migliorare la didattica, mentre quelli con Isef negativo saranno costretti ad assumere sempre meno docenti per sostituire quelli andati in pensione. Dalla distribuzione dei punti organico risultano fortemente penalizzate quasi la totalità delle Università del sud Italia, in particolare Foggia, Bari, Lecce, Napoli. Basti pensare che la Puglia ha ricevuto «11.28 punti organico così ripartiti: Università di Bari 5.67, Politecnico di Bari 1.6, Università di Foggia 0.92, Università di Lecce 3.09»; ciò vuol dire che a dispetto di 82 pensionamenti solo in 5 potranno essere assunti. Invece «le Università di Milano, Bologna e Padova, i Politecnici di Milano e di Torino insieme, potranno usufruire più del 30% dei punti organico del totale nazionale», sottolineano i due rettori dell’Ateneo e Politecnico di Bari Antonio Uricchio e Eugenio Di Sciascio. Ad esempio, alcuni avranno un turn-over del 7% che stabilisce un’assunzione ogni 14 pensionamenti, altri del 200% cioè 2 assunzioni per ogni insegnante andato in pensione. Secondo alcune voci, la sola Università di Pisa (Sant’Anna), nella quale il ministro Carrozza ha svolto il ruolo di rettore negli anni scorsi, abbia un turn-over pari al 234%.
Valerio Esca