VINCENZO SPADAFORA. Parte da Napoli il tour del libro “La Terza Italia. Manifesto di un Paese che non si tira indietro”
Ha scelto Napoli, Vincenzo Spadafora, come prima tappa di un giro esteso sul territorio italiano che lo porterà in decine di città, piccole e grandi, per presentare il suo libro “La Terza Italia. Manifesto di un Paese che non si tira indietro”. Mercoledì 5 novembre, al Teatro Sannazaro in via Chiaia, alle 18.45 l’autore infatti incontrerà il pubblico (ingresso gratuito) e ragionerà intorno ad un libro che è diario intimo della propria esistenza ed insieme aspirazione verso un futuro migliore per l’Italia.
Si parte dalla città che è l’emblema della Campania, con le sue contraddizioni e la sua bellezza. Si parte da qui anche perché l’autore è nato fra Caserta e il capoluogo e il libro esordisce proprio con un capitolo duro sulla Terra dei fuochi, raccontandone miserie e nobiltà. E perché, oggi più che mai, non si può avere una visione del Paese se prima non si capisce come intervenire a Napoli, e più in generale nel Sud Italia.
Per la sua forte aderenza al territorio e alla politica odierna, la presentazione del libro, edito da Mondadori e da poco nelle librerie, vedrà la presenza di Luigi Di Maio, anch’egli di origini campane, volto del rinnovamento; al suo fianco, altre due presenze significative, quella di Francesca Pasinelli, direttore generale di Telethon e personalità conosciuta per il suo impegno nel sociale, e quella di Antonio Polito, giornalista ed editorialista, noto anche per la sua attenzione alle dinamiche famigliari, ai giovani e alle politiche sociali.
Nel suo primo libro, Vincenzo Spadafora racconta senza infingimenti la fatica di crescere in un territorio difficile, troppo spesso dimenticato e bistrattato. Ricordi personali e riflessioni sull’Italia di ieri e di oggi. Una visione del Paese per il futuro. Un manifesto per l’appunto, indirizzato alle giovani generazioni come ai quasi cinque milioni gli italiani che prestano la loro opera nel cosiddetto «terzo settore». Un viaggio intriso di ostinazione per costruire un mondo migliore.
Spadafora, oggi quarantenne, si è impegnato fin da ragazzino nel sociale. È diventato il più giovane presidente dell’Unicef. Dal 2011 è Garante per l’infanzia e l’adolescenza, l’Autorità di garanzia che si occupa di chi ha meno di 18 anni, lavorando perché a tutti vengano garantiti i diritti sanciti dalla Convenzione Onu 25 anni fa.
Francesca Scognamiglio Petino