ASSOLO. Da Napoli a New York per un debutto fuori dagli schemi

Nelle sale italiane dal 5 giugno, Assolo, il film scritto e diretto dal regista teatrale Massimo Piccolo, è una storia nata e scritta a Napoli ma dal respiro internazionale, ambientato in una fumosa New York dal retrogusto partenopeo. Al centro del racconto “i dolori del giovane Danny” che rendono impossibile godere delle cose più semplici e scontate senza corazzarsi di una forte dose di cinismo e indifferenza rispetto ai drammi che senza sosta si consumano in ogni momento ad ogni longitudine, in Paesi lontanissimi nello spazio e sulla carta geografica, come a pochi metri dal proprio letto, all’angolo della strada in cui vive. E la musica (come l’infinita e diffusa coazione a ripetere degli individui nell’amore) di quell’assolo di sax che dovrebbe essere il compimento di una vita di studio e sacrificio, il passaporto per lasciare la selva dei musicisti di talento e diventare una star nel firmamento mondiale, viene continuamente rimandata, destinando alla ricercatezza e alla purezza dell’arte il ruolo dell’unica e ultima oasi di completa realizzazione e umanità. Quella del protagonista diventa così una malinconia tutta proiettata al futuro, è la ricerca del superamento del limite, dell’incapacità a collocarsi nel mondo così com’è, è il volontario rinunciare alla necessaria perdita d’umanità per condurre un’esistenza normale, come se nella vita di ogni uomo  dovesse per forza arrivare ‘’il momento di dover scegliere tra la libertà e una camicia stirata’’.

Nel cast Antonio De Matteo, Gaia D’Angelo, al suo debutto sugli schermi, Adriana Cardinale,

David Power, Maddalena Stornaiuolo, Zaira De Felice. E la storia continua con il secondo film in lavorazione, sempre diretto da Massimo Piccolo e scritto con Peppe Lanzetta, dal titolo  ‘E questo è quanto’, dove la periferia di Napoli si trasforma in periferia dell’Anima rendondoci la versione cinematografica del successo teatrale Sante, Madonne e Malefemmine scritto con Agnese Palumbo, ispirato al suo bestseller “101 donne che hanno fatto grande Napoli”.

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Martina Caldo