IL NAPOLI CALA IL POKER A WOLFSBURG. Clamorosa vittoria in casa dei tedeschi (4-1), ipotecata la semifinale
WOLFSBURG – I lupi hanno la maglietta di jeans nella notte di Wolfsburg. E hanno gli occhi assassini, la cattiveria agonistica che annichilisce i padroni di casa e spedisce la squadra seconda in Bundesliga nell’inferno dal quale si pensava arrivasse. Quattro gol in trasferta in terra tedesca, dove il Napoli non aveva mai vinto, nel giorno del suo compleanno, Rafa Benitez, forse non li aveva neppure sognati. E invece a fare esplodere di gioia i tifosi azzurri accorsi nella città della Wolkswagen e i milioni incollati ai televisori ci hanno pensato Higuain, Hamsik e Gabbiadini. Travolgente il Napoli di Europa League che ipoteca la semifinale inchiodando sul 4-1 i teutonici in maglia verde, partiti a razzo e poi travolti da una macchina infernale messa in campo con sapienza dal tecnico spagnolo. Hamsik torna a fare il gigante in mezzo al campo, Higuain ha voglia di spaccare il mondo e si inventa un primo gol capolavoro (un dubbio sulla sua posizione in partenza ma se si pensa al gol che gli hanno annullato domenica sembra una facezia) che apre la strada alle ripartenze micidiali degli indiavolati di Rafa. Nella notte di Wolfsburg avviene l’impensabile: anche che Britos diventi un centrale difensivo vero, capace di anticipare gli avversari, o che Lopez sembri un fine dicitore di controcampo, impegnato a mordere e a ripartire. O ancora che Andujar chiuda ogni spazio e voli da un palo all’altro per la disperazione die tedeschi. Una gara perfetta, che manda in gol, oltre al Pipita, due volte il capitano che finalmente rialza la cresta e Gabbiadini che ha giusto il tempo di entrare in campo e mandare in gol di testa una pennellata di Lorenzo Insigne. Sta bene il Napoli, corre e ha voglia. Il ritiro sembra aver comparato squadra e ambiente e i risultati pare che abbiano fatto tornare all’allenatore la voglia di restare in azzurro.
“Devo capire quale è l’obiettivo, se veramente andiamo avanti sono molto aperto. Ci sono l’ambizione e tutto quel che serve, devo capire se lo facciamo davvero”. Un segnale chiaro lanciato al presidente Aurelio De Laurentiis dai microfoni di Mediaset Premium. Un futuro da scrivere, dunque, magari immaginando che il prossimo anno, riuscendo ad andare fino in fondo in Europa League si possa centrare la Champions e ricominciare a sognare.
Pier Paolo Petino