L’ISOLA DISABITATA. Il debutto di Jommelli al San Carlo/Teatrino di Corte
Primo debutto al San Carlo per l’azione teatrale del Metastasio musicata dal compositore aversano Niccolò Jommelli. Rappresentata per la prima volta a Ludwigsburg nel 1761 e, di lì in poi, posta in musica da diversi compositori – tra cui Sarti, Traetta, Haydn, Spontini, Paisiello – “L’Isola disabitata” ha sempre goduto di magnifica fama ma mai, sinora, era entrata nel cartellone del massimo napoletano che, finalmente, la propone (dal 14 al 20 maggio prossimo) al Teatrino di Corte di Palazzo Reale – per la regia di Mariano Bauduin e la direzione di Rinaldo Alessandrini – nell’ambito di quel più ampio progetto di recupero della grande tradizione partenopea messo in campo dal San Carlo nelle ultime stagioni.
Dopo “Il Marito disperato” e “Il Maestro di Cappella” di Domenico Cimarosa, “La Furba e Lo Sciocco” di Domenico Sarro e il “Don Trastullo” dello stesso Jommelli, dunque, è la volta de “L’isola disabitata” con la vicenda di Costanza (Raffaella Milanesi) che crede di essere stata abbandonata, insieme alla sorella minore Silvia (che avrà la voce di Silvia Frigato) dal marito Gernando (Davide Luciano) su un’isola disabitata dove vive tra astio e dolore confortata solo dalla freschezze della giovane Silvia sino al lieto fine, quando, Gernando – rapito dai pirati e tenuto per anni prigioniero – ricomparirà nell’isola con l’ amico Enrico (Alessandro Scotto di Luzio) in cerca della moglie perduta. Tra le licenze dell’interpretazione registica di Bauduin, la presenza della figura di Matilde Serao (Antonella Morea) cui è affidato il compito di narrare l’antefatto della vicenda ambientata a fine ‘800 e, come location del ritrovamento, il Palazzo Donn’Anna di Posillipo scelto come metafora della storia di Napoli dove tutto sembra sempre in procinto di crollare e, invece, risorge. Debutto, giovedì 14, ore 20.30; repliche: venerdì, ore 20.30;
sabato 16, ore 18;
domenica 17, ore 17;
martedì 19, ore 19; mercoledì 20, ore 18.
Paola de Ciuceis