CROCIERA SUL NILO. Egitto da mille e una notte

L’Egitto ti cattura, ti fa sognare, ti lascia a bocca aperta giorno dopo giorno. Vedi soli sorgere tra le dune e tramontare nel deserto, vegetazione che interrompe quell’oro brillante con il suo fresco profumo. Tutto è contraddizione eppure tutto ha un senso quando gli occhi vedono qualcosa di inimmaginabile. Ti svegli all’alba e il sole con un timido giallo tendente al bianco illumina con i primi raggi quei templi che hai tanto sognato sui libri di scuola. Il sonno non riesce a reggere il passo all’emozione di scendere da quel pontile e mettere piede sulla terra.

Per tutta la notte la nave ha percorso le acque tranquille e floride del Nilo accompagnando il sonno sereno e così giorno dopo giorno ti ritrovi in un luogo nuovo, quasi fosse un mistero. Due faraoni seduti su un trono ti accolgono all’ingresso del tempio di Karnak e al tempio di Luxor, ti guidano in un lungo percorso dove colonne e geroglifici si susseguono, grandi imponenti dominano sul turista senza parole che quasi si sente una formica nel guardare dal basso quelle grandi statue.

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Continua il percorso fino al corridoio delle sfingi, guardiani di pietra che sembrano scortarti durante la visita. Il sole incomincia a tramontare mentre le luci si accendono illuminando i volti di pietra con occhi freddi che ti penetrano dentro, rientri sulla nave e la cena a base di pesce del Nilo arricchita di spezie delizia il palato. La sera passa sulla nave a bordo di quella piccola piscina idromassaggio che non avrai mai il tempo di utilizzare ma che fa comunque il suo effetto. Il silenzio e la pace circonda le rive ti senti tranquillo, in pace perché quel silenzio si rivela un ottimo compagno di viaggio.

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Edfu delude un po’ le aspettative poiché non ci sono grandi statue o costruzioni strabilianti ma solo grandi mura con incise immense immagini: sembrano quasi un libro illustrato che spiega una storia, la Storia man mano che le pareti si susseguono. Nel cortile c’è una sorpresa, una bellissima statua rappresentante un falco, una di quelle viste sui libri di scuola: è il dio Horus. Perfetta, quasi sembra vera. Ma le sorprese non sembrano finite perché in una stanza piccolissima risplende tra le luci la barca solare eretta su un altare di granito.

Torniamo sulla nave per il pranzo e un po’ di riposo, durante la sera ci sarà la serata in costume egiziano. All’improvviso veniamo svegliati da un urlo ‘Anghela, Anghela’ era un ragazzo su una barchetta attraccato alla nave in movimento, chiamava una turista che stava comprando un vestito. Il ragazzo metteva il vestito in una busta, se la turista lo voleva rilanciava la busta con i soldi. È sera, siamo arrivati a Kom Ombo, le luci accompagnate dalla luna piena creano un paesaggio da mille e una notte.

Ph credit // www.sorimaviaggi.it / en.wikipedia.org

 

Luisa De Cristofano
Il viaggio è un susseguirsi di emozioni che purificano l'anima

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